Il cantautore toscano Lucio Corsi, giunto secondo al prestigioso Festival di Sanremo, si appresta a difendere l’onore dell’Italia all’Eurovision Song Contest, dopo il rifiuto da parte del vincitore Olly. La sua crescita è avvenuta all’ombra dei tortelli fatti a mano dalla nonna, un ricordo che incarna l’arte e la dedizione infuse nelle sue composizioni musicali. La trattoria di famiglia, fondata dalla nonna materna nel 1959, si erge in una Maremma che somiglia al Far West, con il suo panorama di campagne aride e mulinelli di polvere. Questo luogo è diventato una cornice fiabesca nei racconti di Corsi, il quale ha spiegato in una recente intervista a Fabio Fazio come l’ambiente familiare abbia influenzato il suo percorso artistico.
Corsi si è fatto notare per la sua capacità di intrecciare armoniosamente realtà e fantasia, evocando immagini poetiche nelle sue canzoni, con l’album in uscita “Volevo essere un duro”, atteso il 21 marzo. Lo stesso Lucio considera la vittoria nella musica qualcosa di superfluo, riaffermando l’idea che l’arte non dovrebbe mai trasformarsi in gara. Dalla famiglia ha appreso lezioni fondamentali: suo padre, artefice di molte carriere, gli ha insegnato l’importanza delle linee di partenza rispetto ai traguardi.
Sin da piccolo, l’influenza dei “Blues Brothers” lo ha indirizzato verso la musica, alimentando il sogno di essere un artista, libero e fiducioso nell’intuito giovanile, come i genitori lo hanno sempre incoraggiato a essere. Tra le sue ispirazioni musicali si trovano artisti del calibro di Peter Gabriel e Ivan Graziani, ma la ricchezza immaginifica di Lucio trae linfa anche dalla natura e dagli animali della Maremma, cui ha dedicato il suo primo disco “Bestiario musicale.”
Non solo la sua musica, ma anche il suo stile personale riflette un’originalità intrinsecamente spontanea: dai vestiti che assembla autonomamente allo sconcertante ricordo della sfilata per Gucci, Corsi porta sul palco una moda originale e senza fronzoli. Le sue composizioni riflettono una vita in bilico tra finzione e verità, con storie modellate sull’autobiografia che si fondono in sorprendenti narrative di fantasia, una caratteristica che è emersa anche in una trama televisiva dove è stato curioso protagonista. Con una carriera in ascesa, il giovane artista toscano continua a navigare tra sogno e realtà, sempre con quella gentilezza che, come nelle favole di una volta, può davvero portare lontano.
Lucio Corsi ha ragione, l’arte non è una gara. Finalmente qualcuno che lo dice! E poi, vedere la sua originalità è un balsamo per l’anima, altro che pop commerciale.
Assolutamente d’accordo! L’arte è espressione libera e personale, non può essere ingabbiata in classifiche. Lucio Corsi riesce a portare una ventata di freschezza nel panorama musicale con la sua unicità, regalandoci emozioni autentiche.
Un artista che riesce a portare la Maremma sul palco dell’Eurovision? Mah, speriamo non ci faccia fare una figura di m…
Siamo tutti curiosi di vedere come rappresenterà la sua terra e quale impronta personale porterà sul palco. Speriamo davvero che riesca a sorprenderci in positivo!
Maremma quant’è bravo sto ragazzo! Ce l’ha nel sangue l’arte della musica. Altro che sta roba moderna, lui tiene viva la vecchia scuola con un tocco tutto suo. Bravo bimbo, facci sognare!
Graazzie mille! È sempre belllo sapere che la mia musica riesce aa trasmettere eemozioni e a mantenere viva la tradizione. Continuuerò a metterci il cuore per farvi sognare aancora di più!
Che dire, Lucio Corsi è un vero talento! La sua musica ha un’anima poetica rara, rare persone in grado di fare tutto questo… non vedo l’ora di ascoltare Volevo essere un duro il 21 marzo. Grande Lucio!
Sono completamente d’accordo! Lucio Corsi riesce a creare mondi con le sue parole e la sua musica. Ogni sua opera è un viaggio unico. Anche io conto i giorni per l’uscita del nuovo album!