Recentemente, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha espresso la gratitudine della Russia verso gli Stati Uniti per i loro sforzi di mediazione nel perdurare del conflitto ucraino. Durante una conferenza stampa, Peskov ha sottolineato l’importanza di mantenere contatti continui con Washington attraverso diversi canali per cercare una soluzione negoziata al conflitto. Nonostante ciò, l’aeronautica ucraina ha denunciato un massiccio attacco notturno da parte delle forze russe, durante il quale sono stati lanciati 407 droni e oltre 40 missili su varie città ucraine, inclusa Kiev.
Il conflitto ucraino rappresenta un tema cruciale e di sicurezza nazionale per Mosca. Il Cremlino ha infatti risposto alle recenti dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che aveva minimizzato la tensione tra Russia e Ucraina paragonandola a una lite tra bambini. Peskov ha chiarito che per la Russia si tratta di una minaccia esistenziale, che coinvolge il futuro della nazione e dei suoi cittadini.
Nonostante il ricorso a risorse significative, le capacità militari della Russia iniziano a mostrare segnali di limite. Analisti militari indicano che le forze di Mosca potrebbero non essere in grado di mantenere a lungo termine il loro attuale ritmo operativo. Le forze russe hanno già subito pesanti perdite in termini di equipaggiamenti e risorse, con migliaia di mezzi corazzati e aerei distrutti dall’inizio del conflitto.
Nel frattempo, le forze russe hanno affermato di aver conquistato un villaggio nella regione orientale ucraina di Donetsk, mentre il ministero della Difesa russo sostiene di aver compiuto rappresaglie mirate in risposta ad attacchi ucraini. Questi attacchi avrebbero preso di mira siti militari strategici in Ucraina.
Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha ribadito l’intenzione di difendere i diritti della popolazione russofona in Ucraina, considerandoli un elemento fondamentale per una risoluzione pacifica e duratura del conflitto. Lavrov ha denunciato le misure di Kiev volte a limitare l’uso della lingua russa, sottolineando l’importanza della cultura e della lingua come pilastri dell’identità russa.
La situazione resta critica, anche sul fronte dell’energia nucleare, con Mosca che accusa Kiev di attacchi aerei contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, in un momento in cui si tengono colloqui tra l’agenzia atomica russa Rosatom e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica sull’argomento della sicurezza nucleare.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha richiamato l’attenzione internazionale, esortando USA e UE a esercitare pressioni più incisive sulla Russia per porre fine al conflitto, altrimenti, ha avvertito, stanno di fatto collaborando con l’aggressione russa. L’urgenza di agire diventa sempre più pressante, mentre la tensione continua a crescere.