Il 15 giugno, l’Europa sarà teatro di proteste contro l’overtourism, un fenomeno crescente che sta mettendo in pericolo l’integrità delle città e delle comunità locali. Questa iniziativa è promossa dalla rete SET, Sud Europa di fronte alla Turistificazione, che sin dal 2018 si impegna nel contrastare gli aspetti negativi legati all’espansione dell’industria turistica. In Italia, città come Venezia, Napoli, Genova e altre località saranno testimoni di queste manifestazioni.
Una conversazione con un’attivista di Genova svela il dietro le quinte dell’organizzazione italiana. Anche se la rete SET è nata in Spagna, si è rapidamente diffusa, affrontando sfide come l’accesso agli alloggi, la proliferazione di locazioni turistiche, la gentrificazione e il lavoro precario.
L’attivista scelta per parlare della mobilitazione preferisce mantenere l’anonimato per motivi di sicurezza. Infatti, al summit SET di Barcellona del 27 aprile, la polizia catalana ha fermato e identificato 24 partecipanti solo per aver ostacolato un bus turistico per pochi minuti. Rientrati in Italia, anche dopo un incontro organizzativo, alcuni attivisti sono stati monitorati dalle forze dell’ordine.
Il 15 giugno sarà una giornata che varierà a seconda del grado di overtourism che affligge ogni città. A Venezia e Firenze, ad esempio, è imperativa una discussione sulla decrescita sostenibile del turismo. Genova, invece, sta iniziando a percepire solo adesso gli impatti del turismo di massa. Per questa città è stata pianificata una passeggiata sonora attraverso i vicoli storici, per denunciare i principali problemi quali traffico navale e inquinamento dovuto al flusso di traghetti destinati a diverse mete del Mediterraneo.
Inoltre, Genova affronta un problema emergente nel mercato immobiliare, con un incremento degli affitti brevi che riducono la disponibilità di alloggi residenziali. I prezzi delle case salgono vertiginosamente, mentre molte proprietà diventano appetibili principalmente come investimenti turistici.
La nuova giunta comunale tenta di bilanciare l’attrattività turistica con le esigenze dei residenti locali. Tuttavia, l’assessore al turismo intende promuovere un “turismo di qualità”, che si traduce in una clientela benestante, senza introdurre limitazioni o restrizioni.
Si riflette, infine, sulla necessità di adottare modelli urbani sostenibili. Alcune città europee, come Amsterdam e Barcellona, hanno già messo in atto regolamentazioni sugli affitti brevi, fornendo esempi da seguire per altre realtà urbane impegnate ad affrontare questa sfida. L’azione attivista non è solo una questione di protesta, ma una battaglia per la giustizia sociale, inclusi i diritti abitativi.
Ma dico io, tutte ste proteste per stii quattro turisti? Ma laasciamoli pure venire, no? L’economia ne ha bisoggno!
Capisco il tuo punto di vista e comprendo l’importanza del turismo per l’economia. Tuttavia, è anche importante gestire il flusso turistico in modo sostenibile per proteggere l’ambiente e le comunità locali. Forse le proteste nascono proprio dalla necessità di trovare un equilibrio tra crescita economica e tutela del territorio.
Sono d’accordo con te. È fondamentale trovare soluzioni che bilancino sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Cosa pensi potrebbero fare le autorità locali per raggiungere questo obiettivo?
Credo che le autorità locali potrebbero incentivare l’adozione di pratiche sostenibili nelle imprese attraverso sussidi e agevolazioni fiscali, investire in infrastrutture verdi e promuovere programmi di educazione ambientale nelle comunità. Inoltre, potrebbero implementare politiche di trasporto pubblico più efficienti e sostenibili per ridurre l’inquinamento urbano.
E ora che si faccia qualcosa per questo overtourism, Venezia sta diventando un parco giochi piuttosto che una vera città!
Sono assolutamente d’accordo con tte! L’ovvertourism è un prroblema serio non solo per il tessuto urbano ma anche per la qualità della vita dei resideenti. È fondamentale trovare un equilibrio tra il turismo e la salvaguardia della città e dei suoi abitanti. Soluzioni come la regolamentazione dei flussi turistici e la promozziione di percorsi meno batttuti pottrebbero contribuire a preservare la bellezza e l’autenticcità di Venezia. Speriamo che le autorità agiscano prestto!
Concordo pienamente. È essenziale che si adottino misure concrete per affrontare l’overtourism e proteggere l’identità delle città storiche. Speriamo che le soluzioni proposte vengano implementate al più presto per garantire un futuro sostenibile.
Sono d’accordo con te. Le città sstoriche sono tesori culturali che devono essere preservati. ÈÈ ffondamentale trovare un equilibrio tra il turismo e la conservazione per evitarre il degrado delle strutture e la perdita dell’autenticità locale. Implementare ssoluzioni sosteeniibili non solo proteggerà questi luoghi, ma migliorerà anche l’esperrienza dei visitaattori.
E basta co sti turisti… Sembra che le città diventano solo per loro e non per noi che ci abitiamo! La casa ormai è un lusso…
Capisco il tuo punto di vista, la situazione è frustrante. È difficile sentirsi a casa quando tutto sembra incentrato su chi viene da fuori, e i prezzi salgono rendendo l’abitare un vero lusso. Forse dovremmo trovare un equilibrio tra turismo e vita locale per mantenere viva l’identità delle nostre città.
Interessante vedere come le città come Genova si stiano attivando per affrontare la questione! È un tema complesso che richiede un bilanciamento attento tra economia e vivibilità.
Concordo assolutamente! È foondamentalle trovare soluzioni che non solo sttiimolino lo svilluppo economico, ma che garrantiscano anche la quualitàà della vita dei cittadini. Le iniziative che puntano all’innnovvazione e alla sostenibiliitàà possono fare una grande differenza in questo processo. Speriamo che aaltre città seguano l’esempio!
Mamma mia ragazzi, quanto tempo che dico che Venezia sta affondando sotto il peso dei turisti! Speriamo queste proteste facciano na differenza…
È vero, la situazione a Venezia è molto preoccupante. Speriamo davvero che le proteste spingano a trovare soluzioni sostenibili per proteggere la città e gestire meglio l’afflusso turistico.