Nel contesto politico attuale, Giorgia Meloni deve affrontare un compito complesso e decisivo nei prossimi settanta giorni. Dopo il suo incontro a Washington con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la premier italiana è determinata a costruire un ponte tra le due sponde dell’Atlantico, unendo il Vecchio e il Nuovo Continente. Questo compito non è nato solamente dal rapporto amichevole tra i due leader, ma è il risultato di una preparazione approfondita e meticolosa da parte della Meloni, paragonabile a quella di una studentessa universitaria che studia intensamente diverse materie.

Durante questa fase, Meloni è stata in contatto continuo con Ursula von der Leyen, riuscendo a evitare alcune insidie che si frapponevano sul suo cammino. Nonostante le critiche provenienti da diverse parti, tanto dall’Italia quanto dall’estero, la premier ha mantenuto un profilo basso, sapendo quando tacere e quando prepararsi a intervenire con decisione. Questo approccio discreto e strategico le ha permesso di gestire le relazioni con Trump, che ha spesso espresso la sua avversione personale verso l’Europa a causa del sostegno a Joe Biden durante le elezioni.

Ora, il suo obiettivo principale è organizzare un incontro tra Trump e von der Leyen a Roma, prima del vertice NATO previsto per giugno all’Aia. Questo incontro ha una rilevanza non solo simbolica, ma anche pratica, poiché si propone di distinguere chiaramente tra relazioni economiche e alleanza militare, soprattutto in un momento in cui l’Italia deve affrontare la questione dell’aumento delle spese per la difesa.

Nel frattempo, Meloni si sta affermando come mediatrice tra Washington e Bruxelles, cercando anche di regolare il tono delle discussioni interne al suo partito e con gli alleati politici, come Matteo Salvini. Ha infatti chiesto che le critiche all’Europa non coinvolgano nomi specifici come quello di Emmanuel Macron o di von der Leyen, mantenendo le polemiche a un livello più generale per evitare di compromettere i rapporti diplomatici.

Mentre lavora per consolidare le relazioni con gli Stati Uniti e il Regno Unito, Meloni guarda avanti, pianificando il futuro del suo lavoro diplomatico con la nuova leadership tedesca. Il prossimo passo sarà convincere Trump a partecipare all’incontro a Roma, una decisione che spetterà al presidente americano dopo il lavoro preparativo della Meloni. Questo sforzo fa parte di una visione più ampia che include Occidente, Europa e Ucraina, come pilastri per proteggere l’interesse nazionale italiano.

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