La Statistica è la scienza che ha come fine lo studio qualitativo e quantitativo degli avvenimenti sociali, cioè è uno studio che richiede una raccolta di numerosi dati elaborati poi da modelli matematici.
Per avere delle statistiche attendibili c’è bisogno delle verità soprattutto sui dati economici che devono essere raccolti lontano da speculazioni politiche e da certe testate giornalistiche che diventano sistemi complici legalizzati dei poteri che si succedono. Quindi se si hanno delle statistiche, soprattutto economiche falsate, si reca beneficio per la speculazione ma un danno per le classi più deboli di un Paese.
I mezzi di informazione ogni tanto danno notizia che la qualità di vita e migliorata e quindi si vive più a lungo ma è vero? La statistica, di solito, riporta un risultato medio e se si analizzano i dati totali dividendoli poi nei minimi particolari in classi sociali si rileva la verità per chi vive più a lungo o meno.
C’è da considerare poi che ogni volta che si deve mettere mano ad una certa riforma o una operazione politica, il classico è quella delle pensioni “rimaneggiata” molte volte sempre in modo negativo, esce in anticipo la statistica come alibi di opportunità politica.
Poi i sondaggi, certi politici ne abusano, si sono rivelati di una attendibilità non totalmente affidabile.
Quindi la statistica può essere uno strumento utile quando la verità, scissa in particolari dei dati elaborati, riesce a indicare in un Paese una via verso un’equità sociale sostenibile.