L’incidente di Chernobyl avvenuto il 26/04/1986 provocò una nube tossica radioattiva che raggiunse, il nostro Paese e altri Paesi, attraverso il vento ricadendo al suolo per causa della forza di gravità e dalle piogge. Oggi la guerra in atto minaccia seriamente le centrali nucleari e i 465 siti dove sono ubicati installazioni di stoccaggio di rifiuti tossici di miliardi di tonnellate. Se tutto questo verrebbe coinvolto con attacchi porterebbe a catastrofi ambientali con l’inquinamento di: terreni, fiumi e falde acquifere. In Ucraina è stato anche prodotto un inquinamento di guerra attraverso: siti militari Ucraini, depositi di munizioni, fabbriche di armamenti, infrastrutture energetiche, serbatoi di carburante e condutture, presidi industriali, palazzi, abitazioni, insediamenti agricoli, le auto. Il tutto è stato bombardato e andato a fuoco una certa quantità di: plastica , amianto e metalli pesanti sprigionando così inquinanti altamente tossici soprattutto per la salute dell’uomo. L’amianto colpito dalle bombe e disperso nell’aria ricadrà in terra in forma di polvere di micro fibre allora che è pericoloso perché respirato è cancerogeno. Per la plastica vi è un inquinamento di diossina che in concentrazioni opportune è cancerogena. Per i metalli pesanti quelli maggiormente responsabili di danni ambientali ed effetti tossici sugli esseri viventi sono: mercurio, cadmio, cromo e piombo. Altro inquinamento sono l’uso delle armi chimiche a base di fosforo bianco che brucia rapidamente e causa incendi: provocando ustioni terribili che uccidono per asfissia. Bombe al fosforo vietate dalla convenzione di Ginevra del 1949 e poi usate in varie situazioni come: in Vietnam, Iraq, da Israele a Gaza, nella guerra civile Siriana. Anche il mare è sotto inquinamento molte navi sono state affondate e i porti sono stati bombardati. Sul mar Nero vi è una grande Riserva della Biosfera area protetta dell’Ucraina che ospita diverse specie in via di estinzione. Queste nubi tossiche ricadendo al suolo, allo stesso modo delle nubi tossiche di Chernobyl, inquinano i terreni coltivati a cereali e altri vegetali di cui l’Ucraina ne è uno dei paesi esportatori. Si mettono a rischio le oltre 70mila specie, tra animali e vegetali del patrimonio floro faunistico presente in Ucraina. A questo punto un pensiero va alle importazioni, verso il nostro Paese, di cereali e quant’altro ricavato dall’agricoltura sarà inquinato e quindi tossico per l’alimentazione umana e animale?. Questo fa riflettere su queste importazioni, per certe situazioni che si creano di guerra e quant’altro, per una maggiore produzione agricola di cereali del nostro Paese dove esistono varie zone tenute appositamente incolte per speculazioni sia edilizia che di commercio. C’è da considerare che tutto questo inquinamento è molto poco documentato per la mancanza di dati per quantificare il suo reale grado. Questo porta però ad una considerazione reale questo inquinamento domani sparisce? E i: terreni, laghi, fiumi e falde acquifere tornano ad essere puri e limpidi come prima? Quanto influisce sui cambiamenti climatici? Prima cosa l’inquinamento sarà presente fino a guerra finita poi il tutto forse sarà bonificato.
Non è incredibile come la guerra possa devastare il nostro ambiente? Credo davvero che esplorare nuovi modi per il recupero e la restaurazione possa aiutare a guarire sia la natura che le comunità colpite.