L’intervista con Camille Cottin, pubblicata nel numero 19 della nostra rivista, disponibile fino al 6 maggio 2025, offre un affascinante spaccato sulla vita e la carriera dell’attrice francese. Alla domanda se le piaccia ancora cantare, Camille appare sorpresa, con un leggero sorriso e un luccichio negli occhi. Il ricordo va a tre anni fa, quando in una suite di lusso intonò “Johnny, Johnny” di Jeanne Mas, un brano romantico che la emozionava particolarmente. Un altro ricordo musicale è legato alla sua infanzia con “Copper Kettle” di Joan Baez, una ninna nanna cantata alla sorellina, senza sapere esattamente il significato delle parole in inglese.

Tali ricordi ci suggeriscono che Camille potrebbe essere l’eroina ideale per un musical, come la brillante Funny Girl o la madre hippie di Mamma Mia!. Tuttavia, invece di trasferirsi a Broadway, ha ritrovato la sua voce in “Ricomincio da me” (2023) di Nathan Ambrosioni. Qui interpreta una madre di cinque adolescenti, ex cantante, che tenta di trovare una nuova identità. Il film le ha permesso di registrare “Pas qu’un peu”, canzone che ha fatto conoscere il suo personaggio, con testi carichi di significato e ritmi incalzanti tipici degli anni ’90.

Ambrosioni ha elogiato il tono unico della voce di Camille, descrivendola come un mix di languore, autorità e tenerezza, elementi essenziali per il suo progetto. Tra i cambiamenti più rilevanti nella sua carriera, è evidente un calore familiare e una naturale semplicità, che si riflette nel suo modo di presentarsi: capelli tirati indietro, viso senza trucco e un caloroso sorriso, lontana dalle formalità delle promozioni.

La sua carriera ha fatto significativi passi avanti, superando il vecchio stereotipo di “ragazza ribelle e impulsiva”, collaborando con autori come Christophe Honoré e Emmanuel Mouret, fino a incontri con star internazionali come George Clooney nella pubblicità del caffè Nespresso. Robert Zemeckis l’ha paragonata alla “Meryl Streep francese” per la sua simpatia e versatilità.

Cottin rappresenta un punto di riferimento per il cinema francese e ha saputo affrontare ruoli internazionali con naturalezza, come nei film “House of Gucci” e “Assassinio a Venezia”. Sostiene giovani talenti al Dîner des Révélations dei César, con un approccio umano e alla pari, senza mai assumere atteggiamenti da star. La sua capacità di non distogliere mai lo sguardo dall’interlocutore durante le interviste e di creare un dialogo sincero, riflette un carattere autentico e disponibile.

4 pensiero su “Camille Cottin: da cantante a attrice di riferimento nel cinema francese”
  1. Mi piacerebbe che facesse più film in Italia, è davvero una brava attrice. Ho visto Assassinio a Venezia e mi ha colpito molto. Brava Camille!

    1. Sono d’accordo, Camille è davvero talentuosa e sarebbe fantastico vederla in più produzioni italiane. Assassinio a Venezia ha messo in evidenza la sua capacità di adattarsi a ruoli complessi. Speriamo che continui a collaborare con il cinema italiano!

  2. Ma chi è sto Camille Cottin? Mai sentita, però sembra brava. E pure simpatica, no? Se Zemeckis dice che è la Meryl Streep francese, sarà vera na grande.

    1. Camille Cottin è un’attrice francese talentuosa e versatile, famosa soprattutto per i suoi ruoli nella serie Chiami il mio agente! e nel film Due, ma ha anche una presenza importante in produzioni internazionali come Killing Eve e Stillwater. Ha un umorismo naturale e un grande carisma, che la rendono molto simpatica e apprezzata sia dal pubblico che dalla critica. Se Zemeckis la paragona a Meryl Streep, è sicuramente un complimento che testimonia la sua capacità di interpretare una vasta gamma di personaggi con profondità ed intensità. Sicuramente un talento da tenere d’occhio!

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