Durante l’inverno la vegetazione si ferma e non si opera alcuna manutenzione della pianta. Con l’arrivo di buone giornate verso la metà di febbraio viene fatta una buona potatura, svuotando la pianta all’interno, togliendo: quella zavorra  di rami che sono allocati lungo le diramazioni principali  detti comunemente succhioni  e i polloni ai piedi della pianta  che è considerata flora parassita perché disperde la linfa della pianta senza dare drupa. I polloni si possono invasare per avere altre piante di ulivo. Si opera poi un rallentamento delle fronde esterne togliendo rametti vecchi più grandi che già hanno prodotto drupa l’anno precedente. Con questo trattamento il vento, elemento importante per la vita della pianta, corre lungo le fronde esterne e all’interno della pianta predisponendola ad una allegaggione più facilitata. Si opera poi una concimazione preferibilmente bio e una lavorazione meccanica intorno alla pianta facendola respirare sin dalle radici.
Con la bella stagione la pianta incomincia ad emettere rametti nuovi e fogliame nuovo che si allunga su rami esistenti.
L’impollinazione avviene per il trasporto di polline nel vento o per mezzo di insetti che può essere ottimale se arriva vento e pioggia al momento giusto. Si formano così piccoli fiori bianchi, in gruppi di mignole o grappoletti, sono privi di profumo e rivestono la pianta in grande moltitudine, sono ermafroditi e costituiti da calice (4 sepali) e corolla (gamopetala a 4 petali bianchi).
La pianta si veste così di colori che passano da un verde più scuro, per le foglie sui rametti dello scorso anno, a un verde più chiaro per le foglie nuove tutto questo da una parte della faccia della foglia. Dall’altra parte della faccia delle foglie c’è una variazione di un grigio perlato argenteo che si nota di più quando c’è vento e pioggia. Il tutto condito dal bianco fiore.

Alla fine del mese di giugno, con la formazione di un piccolo pallino, si opera una irrorazione di una soluzione a base di Solfato di Rame Pentaidrato e Calce idrata.

La stagione quest’anno è in anticipo e si prospetta una buona produzione di olio. Oggi la pianta dell’olivo è posta anche in bella mostra nei giardini piantata come albero singolo o a schiera formando una specie di siepe. Il suo ruolo e sempre quello di albero della pace svolgendolo bene in tutte le sue fattispecie. Eppure questa pianta in molti casi, considerata non remunerativa, non viene curata come si deve.

2 pensiero su “L’OLIVO CHE PASSIONE”
  1. Ma quindu, se ho ben capito, i pollloni ‘nsomma porti via e li metti in vaso per fare altri ulivi? Che figata!

  2. Ciao ragazzi, l’articolo è molto interessante! Non sapevo che la pioggia e il vento fossero così importanti per l’impollinazione degli olivi.

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