In Italia l'”uomo forte” ha sempre affascinato. Che sia italiano, libico, russo o d’altra nazionalità, gli italiani sono sempre pronti ad una sorta di ammirazione ancestrale. Fa parte della nostra storia esaltarlo, per poi tradirlo e fare finta di non conoscerlo quando le cose si mettono male.
Durante la seconda guerra mondiale eravamo fascisti, durante la guerra fredda avevamo il partito comunista più grande dell’occidente. Oggi siamo il paese più filo-Putin d’Europa.
Certo qualche passo avanti è stato fatto, oggi la stragrande maggioranza degli italiani è ancorata al patto atlantico. Dalla parte delle democrazie libere. Che commettono i suoi grandi errori, e fanno cose cattive come i regimi dittatoriali, se non delle volte peggio. Su questo non c’è dubbio, basta vedere quello che è successo in Iraq, o di recente in Libia. Ma dove gli errori si possono dire, le manifestazioni in piazza si possono fare, e spesso l’opinione pubblica libera organizza movimenti di protesta così forti, da far cambiare orientamento alle classi dirigenti. Se non altro con le elezioni. La stessa cosa non si può certo dire per le varie dittature in giro per il mondo. Russia e Cina in testa.
Qualche nuvola grigia sul nostro orizzonte però si vede. Per le dittature le persone più utili sono gli idioti. E a quanto pare il buon Putin e suoi sodali, in tutta Europa hanno individuato qualcuno atto allo scopo. In Italia i migliori candidati al ruolo di utili idioti, sono stati individuati in Salvini e nei cinque stelle. Fanno riflettere infatti i continui balletti sull’Ucraina e sui patti NATO, di Conte e del partito che presiede. A buon intenditore poche parole.