È fissata per domani alle ore 12.15 l’informativa alla Camera che vedrà protagonisti i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. Il tema da discutere riguarda la controversa questione Almasri, come indicato durante l’assemblea dei capigruppo, che al momento è ancora in corso. Le fonti parlamentari riportano che l’opposizione ha sollecitato l’intervento diretto della premier Giorgia Meloni per spiegare le motivazioni dietro il ritorno in Libia del capo delle guardie della prigione di Mitiga, nonostante un mandato di arresto della Corte dell’Aia, e il suo rimpatrio su un volo di Stato.
Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, ha prontamente dichiarato che l’esecutivo non si sottrarrà e che i ministri forniranno le risposte necessarie. Tuttavia, una questione di polemica si è sviluppata riguardo alla trasmissione televisiva dell’informativa. Inizialmente, Davide Faraone di Italia Viva aveva segnalato che la diretta era stata annullata per un disaccordo interno alla maggioranza. Successivamente, la conferenza dei capigruppo ha consentito la diretta Rai, che sarà trasmessa in occasione dell’informativa al Senato, prevista per le 15.30.
Partiti come Pd e M5S mantengono la pressione sulla questione dell’assenza della presidente del consiglio. Riccardo Ricciardi del M5S esprime disappunto: «Meloni continua a nascondersi dietro ai suoi ministri». Chiara Braga del Pd aggiunge che è incomprensibile il rifiuto di Meloni di comparire in Parlamento. Francesco Boccia del Pd sottolinea che è trascorso un anno e mezzo dall’ultimo premier time in Senato, con una sola partecipazione di Meloni, definendolo un fatto grave.
Piantedosi aveva già offerto risposte parziali in Senato, dichiarando che Almasri era stato espulso in quanto ritenuto un “soggetto pericoloso”. Successivamente, ha informato il presidente della Camera che non si potevano fornire ulteriori dettagli sul caso a causa del riserbo istruttorio. Nel frattempo, Piantedosi, insieme a Nordio, Meloni e il sottosegretario Alfredo Mantovano, è stato iscritto nel registro degli indagati in relazione alla fuga dell’ufficiale libico.
Intanto, il Parlamento si prepara a riunirsi giovedì 13 febbraio alle 9.30 per un’altra importante questione: l’elezione dei giudici costituzionali. La votazione avrà inizio con i senatori. Nello stesso contesto, il governo ha deciso di porre la fiducia sul decreto legge riguardante la cultura. In attesa di ulteriori sviluppi, è possibile abbonarsi alla newsletter “Diario Politico” per rimanere aggiornati sulle vicende politiche più rilevanti.