Le osservazioni emerse da una valutazione ufficiale delle elezioni parlamentari recenti in Europa rivelano una serie di criticità riguardo alla parità di genere e alla partecipazione giovanile. Tenutesi un anno fa in 27 nazioni, le elezioni hanno coinvolto 360 milioni di elettori aventi diritto, ma i risultati indicano che la democrazia europea è lontana dal garantire pari opportunità alle donne. Le minacce online, crescenti nei confronti delle donne, incidono sulla loro volontà di partecipare alle elezioni e sulla possibilità di essere elette. A dispetto degli sforzi per incoraggiare la loro presenza, le donne sono elette meno rispetto al passato e si registrano tendenze simili anche nella partecipazione al voto.

La revisione anticipa una pubblicazione prevista per venerdì, che solleciterà gli Stati membri dell’Unione europea a intensificare gli sforzi per incentivare la partecipazione di giovani e donne e a mantenere alta l’attenzione verso le minacce esterne. Le elezioni del Parlamento europeo rappresentano tra le più significative esercitazioni democratiche mondiali e dovrebbero rispettare gli standard più elevati.

Nonostante la rappresentanza femminile in Parlamento sia più che raddoppiata dal 1979, un lieve calo di 0,9 punti percentuali è stato osservato rispetto alle ultime votazioni, segnando la prima riduzione di presenza femminile. Le donne costituiscono oggi solo il 38,5% degli eurodeputati, con notevoli differenze a seconda del paese, andando dal 62% in Svezia al nulla a Cipro.

Criticità sono evidenziate anche nel contesto delle campagne elettorali, che risultano più ostili per le candidate rispetto ai candidati. In diverse nazioni, le donne hanno ricevuto meno visibilità televisiva e sono state maggiormente esposte a violenza e molestie nel corso della campagna. L’escalation di disinformazione online, mirata contro figure femminili influenti dell’UE, potrebbe ulteriormente scoraggiare la partecipazione delle donne in politica.

Per quanto riguarda le manipolazioni elettorali, il documento conferma alcune operazioni significative legate alla Russia, come le campagne “Doppelganger” che imitavano testate giornalistiche autentiche. Sono stati registrati un totale di 42 incidenti associati a ingerenze russe e attività di disinformazione, intensificatesi a ridosso delle elezioni.

Nonostante queste sfide, la partecipazione elettorale è rimasta stabile attorno al 50% nel 2024. Grazie alle misure preventive e a una stretta collaborazione a tutti i livelli, il processo elettorale si è svolto senza rilevanti perturbazioni, si conclude nel rapporto.

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