Nell’analisi del panorama geopolitico e delle dinamiche sanzionatorie, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, esprime le sue perplessità sulle sanzioni contro la Russia. Durante un’intervista al programma televisivo “Quarta Repubblica”, Crosetto sottolinea come le sanzioni abbiano efficacia solo quando la quasi totalità delle nazioni vi aderisce, creando una pressione globale univoca. Al contrario, se solo una minoranza di stati impone tali restrizioni mentre la maggioranza continua a dipendere dalle risorse energetiche e materie prime russe, il peso delle sanzioni viene significativamente diluito.
Crosetto pone inoltre l’accento sulla migrazione degli oligarchi russi verso altri paesi come la Turchia, membro della NATO, evidenziando l’aspetto paradossale e complesso della situazione mondiale attuale. Egli mette in risalto il ruolo dominante degli Stati Uniti che, grazie alla loro potenza militare, riescono a influenzare decisioni anche in ambito europeo, laddove i paesi del vecchio continente mancano di una capacità di difesa autonomamente tale da ridurre la loro dipendenza dagli USA.
Passando alla situazione attuale dei conflitti, le accuse di disinformazione e guerra cibernetica avanzate dai governi occidentali nei confronti della Russia risuonano nelle parole di Crosetto, che sottolinea l’importanza della dimensione moderna dei conflitti: una combinazione di strategie militari classiche, interferenze commerciali e cyber-attacchi.
In una prospettiva più ampia, il generale tedesco Carsten Breuer avverte che le mire espansionistiche di Vladimir Putin si estenderebbero oltre l’Ucraina, richiedendo una preparazione e deterrenza adeguate da parte dei paesi europei. Nel contesto delle relazioni internazionali, il presidente francese Emmanuel Macron insiste sull’importanza di definire solide garanzie di sicurezza per Kiev, in collaborazione con i partner internazionali, per garantire un percorso verso la pace.
Intanto, fonti russe citate dall’agenzia Tass riportano il calo della fiducia tra i soldati ucraini nel potenziale esito vittorioso del conflitto, mentre da Mosca si chiarisce che un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non è ancora stato organizzato. Le sfide e le divergenze sulla gestione delle truppe europee in Ucraina rimangono un tema delicato, come evidenziato dalle osservazioni del ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, che critica la discussione pubblica su tali questioni.
Nel complesso, la situazione globale rimane complessa e in continua evoluzione, con alleanze che si ridefiniscono e le rivalità che persistono, mentre i vari protagonisti cercano di navigare nelle tumultuose acque della diplomazia internazionale.