Una certa parte dell’intellighenzia del Paese è per indire una giornata della memoria unica che comprenderebbe sia la rievocazione del fenomeno fascista e la persecuzione degli ebrei dalle leggi razziali alla Shoah e l’odio etnico che ha prodotto quell’orribile massacro, delle Foibe, di Italiani ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia nella seconda guerra mondiale e anche nell’immediato secondo dopoguerra.
La risposta a questa proposta deve diventare una decisione corale, senza etichette, chi era dalla parte sbagliata dall’ora oggi non può inneggiare a un passato che è morto e sepolto che non deve e non può ritornare. Nei giorni nostri qualunque violenza, da qualunque parte proviene, va condannata perché minaccia la convivenza civile quindi è destabilizzante. Le testimonianze di coloro che hanno subito quegli orrendi crimini sono molto importanti ma per l’età avanzata dei testimoni chi farà conoscere le memorie? I giovani sono pronti a ricevere il passaggio del testimone per trasmettere quel passato maledetto che ha fatto della vita umana uno scempio terribile? Riusciranno i giovani a capire e riprendersi quei valori che sono alla base di ogni umana convivenza? Possiamo farci altre domande ma tutto e nella semina che è stata fatta e che si farà stando attenti a non far crescere quell’indifferenza simile alla malerba infestante che soffocherebbe la vita democratica. L’Unità Europea è molto importante per sconfiggere l’ondate pericolose di certe idee che porterebbero a un passato fatto di Nazionalismi e di dittature.