Nel 1965, la famiglia Young si stabilì al numero 4 di Burleigh Street a Burwood, nei sobborghi di Sydney, luogo dove, otto anni più tardi, Malcolm e Angus avrebbero dato vita agli iconici AC/DC. Riconoscendo l’importanza culturale della casa d’infanzia di questi leggendari musicisti, nel 2013 essa fu inserita nel Registro delle Case Storiche del New South Wales National Trust. Tuttavia, l’inclusione in questo registro non garantisce alcuna tutela legale.

La mancanza di protezione legale ha fatto sì che, nel febbraio 2023, l’impresa edilizia Burwood Square Pty Ltd potesse acquistare l’edificio al costo di quasi 6 milioni di dollari e, senza esitazione, demolirlo nel contesto di un progetto di riqualificazione dell’area. L’abbattimento è avvenuto lo scorso dicembre, suscitando una forte indignazione tra i fan della celebre band australiana.

Il gestore di Utopia Records, un negozio di musica nelle vicinanze della storica residenza, ha espresso la sua rabbia sui social media. Ha sottolineato come la casa d’infanzia di Angus e Malcolm Young, così come quella di George Young degli Easybeats, fosse forse la residenza più emblematica dell’intero Paese. L’incredulità è stata espressa nella mancanza di intervento da parte di enti locali, statali o federali, compreso un appassionato di rock australiano che presumibilmente ricopre una posizione di responsabilità.

Di fronte alla dura reazione del pubblico, Leon Kmita, direttore generale di Burwood Square Pty Ltd, è stato spinto a porgere pubbliche scuse. L’intenzione dichiarata è quella di riutilizzare i materiali recuperati dalle macerie per creare uno spazio dedicato, come un caffè o un locale di musica dal vivo, che possa fungere da punto di incontro per i fan e mantenere viva la memoria della band. Il comunicato dell’azienda, diffuso attraverso l’Herald Sun, ha espresso rammarico per non essere stati informati dell’importanza storica della proprietà prima di avviare i lavori.

Kmita ha riconosciuto profondamente l’importanza del sito per i fan degli AC/DC a livello globale, esprimendo il desiderio di onorare adeguatamente la storia della band e di emendare l’errore commesso. Sebbene il passato non possa essere modificato, l’azienda si è impegnata a celebrare in futuro il lascito culturale della casa di Burwood.

6 pensiero su “La demolizione della casa d’infanzia degli AC/DC a Burwood: polemiche e promesse di riscatto”
  1. Ah che tristezza, questa generazione non ha rispetto per la storia… una casa che ha dato i natali a una delle band più iconiche d’Australia e nessuno è riuscito a proteggerla. Speriamo almeno in un bel memoriale.

    1. É davvero un peccato vedere luoghi di tale importanza storica e culturale trascurati. Speriamo che un memoriale possa onorare adeguatamente il patrimonio della band e sensibilizzare le future generazioni sull’importanza di preservare le nostre radici culturali.

  2. Ma com’è possibile che nessuno abbia fatto niente per fermare la demolizione? Almeno ora vogliono fare qualcosa per ricordare gli AC/DC… meglio tardi che mai, ma che delusione.

    1. È davvero triste vedere che spesso ci rendiamo conto dell’importanza di qualcosa solo dopo che l’abbiamo persa. Purtroppo, a volte le decisioni vengono prese senza considerare appieno il valore culturale e storico di certi luoghi o eventi. Speriamo che il tributo agli AC/DC possa mantenere viva la loro memoria e ispirare le future generazioni a preservare ciò che conta davvero.

  3. Incredibile che abbiano buttato giù un pezzo di storia così importante! Manco sapevano cosa stavano facendo, ste imprese edili non ci pensano mai! 😡

    1. Sono completamente d’accordo con te, è davvero triste vedere come la storia venga spesso sacrificata per far spazio a nuove costruzioni. Speriamo che in futuro ci sia più attenzione e rispetto per il nostro patrimonio culturale. 😔

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