Il 25 aprile 2025, a Genova, si è svolta una celebrazione solenne per commemorare l’ottantesimo anniversario della liberazione dall’oppressione fascista e dall’occupazione nazista. In questa occasione significativa, si è reso onore alla Liguria, regione che ha giocato un ruolo cruciale nella lotta per la libertà e l’indipendenza del popolo italiano. Le popolazioni liguri, infatti, si sono distinte per il loro coraggio, sostenendo e affiancando i partigiani attivi sia nelle montagne che nelle città.

Fra le città liguri, Genova è stata insignita della Medaglia d’oro al valor militare per la sua resistenza durante la guerra di liberazione, riconoscimento che sottolinea come la città abbia saputo piegare la prepotenza del nemico, riuscendo a ottenere la resa delle forze tedesche e preservando così il valore e l’integrità delle proprie strutture strategiche e dell’onore cittadino. Anche Savona, e le province di Imperia e La Spezia, hanno ricevuto la stessa onorificenza per la loro determinazione nel non arrendersi alla tirannia. Inoltre, La Spezia, Albenga e la Provincia di Genova sono state decorate con la Medaglia d’oro al valor civile per il loro straordinario contributo alla Resistenza.

La Liguria ha rappresentato un esempio di moralità nella Resistenza, opponendosi fermamente al dominio autoritario dell’uomo sull’uomo e alla guerra concepita non come difesa, ma come aggressione delle libertà altrui. I partigiani seguivano il Codice di Cichero, un insieme di regole che promuovevano il rispetto, la solidarietà e la disciplina tra i combattenti. Questo codice si caratterizzava per l’altruismo e la rettitudine: il capo doveva essere l’ultimo a mangiare, dormire solo quando tutto era in ordine, condividere equamente le risorse e rispettare donne e proprietà altrui.

Questa esperienza straordinaria è stata incarnata dalla figura di Aldo Gastaldi, noto come “Bisagno”, comandante della Divisione Garibaldi-Cichero, che ha interpretato il servizio alla patria e alla giustizia come un atto d’amore e responsabilità. Morto tragicamente subito dopo la Liberazione, Gastaldi è stato onorato con la Medaglia d’oro al valor militare, e la Chiesa di Genova ha avviato il processo di beatificazione per questo “Servo di Dio”.

Durante le commemorazioni, ci si è ricordati anche dei caduti e dei patrioti i cui resti riposano nel cimitero di Staglieno, un luogo che evoca gli ideali dei due principali Risorgimenti italiani. Già nel 1945, l’Italia si era nuovamente riunita, superando le divisioni imposte dall’occupazione nazista e dalla Repubblica di Salò. La Resistenza ligure, unita ai centri di Torino e Milano, ha conosciuto grandi sofferenze, fra cui i massacri avvenuti nel 1944 durante la “Pasqua di sangue” e in altre località come la Benedicta, Masone e Portofino.

La presenza delle formazioni partigiane era radicata profondamente nel territorio, influenzando anche le popolazioni locali e dimostrando l’inconciliabilità tra il regime e gli italiani comuni. In questo contesto, diverse “zone libere” nella regione, come la Repubblica di Pigna e Triora, hanno testimoniato la distanza tra il regime e la volontà popolare. Dall’impegno partigiano fino agli scioperi operai nelle fabbriche liguri, la Resistenza si è alimentata della solidarietà e della lotta per i diritti, culminando nel crollo progressivo del regime fascista.

In sintesi, l’ottantesimo anniversario della Liberazione è stato un giorno di ricordo e riflessione, un tributo ai sacrifici di chi lottò per la libertà e la democrazia, e un richiamo all’importanza della memoria storica per le nuove generazioni.

10 pensiero su “Discorso di Mattarella a Genova per l’80° anniversario della Liberazione: un omaggio ai partigiani liguri”
  1. Eh ma quanta retorica… A forza di ricordare il passato ci scordiamo del presente! Basta co ste storie de partigiani!

    1. Capisco il tuo punto di vista, ma ricordare il passato non significa dimenticare il presente. Le storie dei partigiani e di chi ha lottato per la libertà non sono solo retorica; sono lezioni di coraggio e resistenza che possono ispirarci anche oggi. Il passato ci offre strumenti per comprendere meglio il presente e costruire un futuro più consapevole.

  2. Che bellezza la cerimonia del 25 Aprile, mi sono commosso. Queste celebrazioni sono fondamentali per la nostra identità culturale.

    1. Sono pienamente d’accordo, queste celebrazioni ci ricordano l’importanza della libertà e del sacrificio di chi ha lottato per noi. Ricordare ci unisce e ci insegna a non dare per scontati i diritti di cui godiamo oggi.

  3. Secondo me bisognerebbe parlare meno di queste cose e più dei problemi di oggi, i giovani vogliono sapere del futuro, non del passato!

    1. Capisco il tuo punto di vista e concordo sull’importanza di concentrarsi sulle sfide e le opportunità del futuro. Tuttavia, credo che conoscere e comprendere il passato sia essenziale per evitare di ripetere errori e per ispirare soluzioni innovative. Il passato è una fonte di insegnamenti che può arricchire le discussioni sui problemi attuali e contribuire a un progresso più consapevole.

      1. Sono completamente d’accordo con te. Il passato ci offre lezioni preziose che non solo ci aiutano a evitare di ripetere gli stessi errori, ma possono anche ispirare nuove idee e approcci per affrontare le sfide moderne. Utilizzare la storia come guida può sicuramente arricchire il nostro percorso verso un futuro migliore.

  4. Grandi i nostri nonni che combattevano per la libertà! È importante non dimenticare mai il loro coraggio.

    1. Assolutamente, il loro sacrificio e la loro determinazione ci hanno lasciato una preziosa eredità di libertà e diritti che dobbiamo sempre ricordare e proteggere.

      1. Sono completamente d’accordo. È fondamentale onorare e preservare ciò che hanno conquistato per garantire giustizia e uguaglianza per tutte le generazioni future.

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