Le recenti notizie sorgono dall’incidente probatorio legato all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto diciotto anni fa, che non appare fornire elementi nuovi utili per l’inchiesta. Le impronte conservate per tutti questi anni non hanno reso possibile l’isolamento di alcun materiale biologico, compromettendo così la possibilità di estrarre profili genetici. Tra le impronte considerate di particolare interesse, la numero 10, isolata dai carabinieri, non ha prodotto risultati rilevanti. Angela Taccia, l’avvocata di Andrea Sempio, si dichiara soddisfatta, sostenendo che gli esami confermano l’estraneità del suo assistito alla scena del crimine.
La Cassazione ha confermato la semilibertà per Alberto Stasi, rifiutando il ricorso presentato dalla Procura generale di Milano. Quest’ultima contestava, tra le altre cose, la partecipazione di Stasi al programma televisivo «Le Iene» durante un permesso speciale. I giudici però non hanno trovato fondate le obiezioni della Procura, e le motivazioni della loro decisione verranno rese note nei prossimi giorni.
L’indagine condotta dalla procura comprende la valutazione di diversi oggetti raccolti sulla scena del delitto, inclusi un tappetino e tracce ematiche, senza ancora fornire risultati definitivi circa il collegamento con Andrea Sempio. Questi accertamenti scientifici proseguiranno nei prossimi giorni e sono fondamentali per il progresso dell’inchiesta. Resta da chiarire la rilevanza attribuita dagli inquirenti all’impronta numero 10, sebbene non sia stato possibile isolare alcun materiale genetico.
Interessante l’approccio delle analisi moderne su vecchi casi anche se purtroppo gli esiti restano deludenti. Era prevedibile però dopo tanti anni.
Nun ce credo, sempre le stesse storie con sti processi infiniti, alla fine sono rimasti con niente in mano. Che vergogna!
Ma è possibile che dopo 18 anni ancora non riescano a trovare elementi nuovi? Mi sembra assurdo!