Dopo l’annuncio dell’elezione di Robert Francis Prevost da parte del protodiacono Dominique Mamberti, si è aperto un dibattito su quale direzione prenderà il pontificato di Leone XIV e quanto si allineerà o differenzierà dall’approccio di Bergoglio su temi chiave. Sebbene il nuovo Papa sembri intenzionato a proseguire il cammino tracciato da Papa Francesco, adotterà un proprio stile distinto. Ma quali saranno le peculiarità e i punti in comune con il pontificato precedente?

Fin dai primi momenti, notiamo una differenza nel modo di presentarsi di Leone XIV rispetto a Bergoglio. Durante il suo primo discorso, il volto emozionato e tremante dell’appena eletto si discostava dalle famose parole inaugurali pronunciate da Papa Francesco. Tuttavia, il desiderio di essere un pastore vicino alla gente, cresciuto durante i suoi anni in Perù, appare evidente.

Nella sua prima celebrazione eucaristica, Leone XIV ha scelto di indossare simboli che rappresentano una continuità con i suoi predecessori: le scarpe nere e la croce pastorale di Benedetto XVI, accanto a una mozzetta rossa e a una stola bordò dalle chiavi di Pietro, elementi distintivi di una certa tradizione che sembrano riportare a una solennità sartoriale che Bergoglio aveva preferito semplificare.

Interessante sarà osservare quale decisione prenderà riguardo all’abitazione, poiché potrebbe non seguire le orme di Francesco che risiedeva a Santa Marta.

Sui migranti, Leone XIV ha mostrato continuità con Bergoglio, esprimendo critiche nei confronti delle politiche di rigida severità del presidente Usa Donald Trump, sottolineando la necessità di accoglienza e solidarietà.

Analogamente a Papa Francesco, Prevost mantiene alta l’attenzione verso i bisognosi. Sul tema del conflitto e della pace, il nuovo Papa ha simbolicamente posto accanto a sé Vinko Puljic, rappresentante per eccellenza del rifiuto della guerra. Leone XIV indossava una stola che simboleggia il doppio ruolo del Pontefice: guida della Chiesa e missionario nel mondo.

Leone XIV arriva con una formazione agostiniana, che mette al centro la teologia nella sua vocazione, suggerendo un orientamento progressista, ma fermo sui principi dottrinali della Chiesa.

Sul fronte dei diritti civili, le sue posizioni sono complesse. In passato, Prevost ha criticato le aperture sui diritti LGBTQIA+, ma ha anche approvato una dichiarazione che potrebbe portare alla benedizione delle unioni omosessuali, pur mantenendo una cautela nel dispensare l’apertura completa.

Per quanto riguarda le donne nella Chiesa, Leone XIV appare più conservatore, avendo espresso preoccupazioni sull’accesso delle donne al sacerdozio, preferendo piuttosto valorizzare altri modi in cui possono contribuire alla vita ecclesiale.

Infine, sul tema ambientale, sembra probabile che il nuovo Papa prosegua lungo il sentiero tracciato da Bergoglio, come dimostrato dai suoi precedenti interventi sull’importanza di un rapporto armonico con la natura.

Questi spunti delineano un quadro ancora in divenire, che vede Leone XIV affrontare con delicatezza ed equilibrio le complessità di un mondo in continua evoluzione, pur mantenendo la sua identità unica e distintiva.

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