Un accordo significativo sulla difesa e la sicurezza è stato siglato lunedì tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea, segnando l’inizio di una nuova era nelle relazioni tra Londra e Bruxelles dopo le tensioni causate dalla Brexit. Questo patto, annunciato durante un vertice a Londra, include anche un’estensione dei diritti di pesca per le flotte europee nelle acque britanniche fino al 2038, un compromesso notevole da parte del Regno Unito sotto la pressione francese. Tale concessione ha suscitato critiche in patria nei confronti del Primo Ministro britannico, Keir Starmer.
I negoziati che hanno portato all’accordo sono andati avanti fino a tarda notte, con l’obiettivo di concludere le trattative prima del vertice ufficiale a Lancaster House. Sul versante della difesa, è stata aperta una possibilità per il Regno Unito di partecipare ai programmi di approvvigionamento congiunto dell’Unione Europea, un ambito di grande interesse per Londra a causa della sua fiorente industria della difesa. Tuttavia, restano necessari ulteriori negoziati per consentire all’Inghilterra di unirsi al programma SAFE dell’UE, che richiede un contributo economico di 150 miliardi di euro come costo d’ingresso.
Durante una conferenza stampa, il Premier Starmer ha sottolineato il ritorno della Gran Bretagna come protagonista sulla scena internazionale, collaborando con i partner europei per stimolare l’economia e arricchire i lavoratori. L’accordo è stato lodato dal Presidente del Consiglio Europeo António Costa e dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che hanno sottolineato un rinnovato spirito di cooperazione fra le due entità.
L’intesa sulla sicurezza e la difesa prevede una collaborazione formale in settori critici come la guerra ibrida, la sicurezza cibernetica e marittima, e la resilienza delle infrastrutture. Ursula von der Leyen ha però evidenziato che si tratta solo di un primo passo verso una più ampia partecipazione britannica nel programma di investimento nella difesa europea SAFE.
In aggiunta all’accordo difensivo, Londra e Bruxelles hanno firmato un’intesa comune per migliorare le relazioni in aree come l’energia, le norme agroalimentari, il cambiamento climatico, la migrazione e le telecomunicazioni. In particolare, si prevede una possibile adesione del Regno Unito al mercato unico dell’elettricità dell’UE, supervisionato dalla Corte di Giustizia Europea. Questo ha il potenziale di suscitare una reazione negativa fra gli euroscettici a Londra.
Un’altra area di interesse è l’energia, con entrambe le parti determinate a esplorare l’integrazione dei loro sistemi di scambio di emissioni. Inoltre, sono previste negoziazioni ulteriori sulle regole sanitarie e fitosanitarie, che potrebbero facilitare i passaggi commerciali tra il Regno Unito e l’Unione, riducendo la burocrazia necessaria.
Il trattato riguarda anche il commercio tra la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord, consentendo la circolazione della maggioranza di prodotti senza le attuali restrizioni. Tuttavia, alcuni aspetti chiave, come la mobilità giovanile, sono ancora in via di definizione, con iniziative future previste per il programma di scambio studenti Erasmus+.
Molti in Regno Unito stanno esaminando i dettagli dell’accordo, specialmente per quanto riguarda i diritti di pesca. Starmer ha dovuto affrontare domande sulla decisione di cedere sui diritti di pesca per raggiungere un più ampio consenso. Ha risposto enfatizzando i benefici economici per le comunità di pescatori derivanti dalla semplificazione dei controlli SPS e promettendo un investimento di 360 milioni di sterline per sostenere l’industria della pesca.
Nonostante le critiche dall’opposizione pro-Brexit e i commenti accesi da parte dei conservatori, il governo laburista di Starmer rimane fermo sulla decisione, rigettando le accuse di resa. Nell’ambito dell’accordo, è stato concordato un dialogo semestrale tra il Ministro degli Esteri britannico e l’Alto Rappresentante dell’UE per affrontare questioni di rilevanza internazionale come le tensioni russo-ucraine e le minacce ibride.