CANNES – Hafsia Herzi naviga tra il reale e il cinema con destrezza. La sua esistenza sembra una vera storia di Cenerentola in cui il tappeto rosso è il suo dominio. Con un passato complesso alle spalle, questa donna di origini maghrebine rappresenta la tenacia contro le avversità. Conosciuta per la prima volta nel 2006 attraverso il suo debutto in “Cous Cous” diretto da Kechiche, la sua interpretazione vibrante ha affascinato il pubblico, mettendo in risalto l’importanza della danza del ventre e del cibo come simboli culturalmente rilevanti.
L’immagine incerta della vita familiare di Hafsia, proveniente da una famiglia composta da sei figli e allevata da una madre analfabeta, contrasta con il suo successo straordinario. Quest’ultima, vedendo per la prima volta la foto della figlia su un giornale a seguito del premio vinto a Venezia, temeva il peggio, mentre Hafsia stava iniziando la sua carriera brillante nel cinema.
Ora, Hafsia, vincitrice del César come miglior attrice per la sua interpretazione in “Borgo”, è anche una talentuosa regista. I suoi primi due progetti videro la luce a Cannes e il suo debutto alla regia, “La Petite Dernière”, concorre nel festival. Questo film racconta di una giovane diciassettenne che cerca di conciliare la sua fede islamica con il suo lato femminile e l’amore per le donne, ispirato vagamente all’opera in parte autobiografica di Fatima Daas.
Cresciuta nelle difficoltà di Marsiglia, città vivace teatro di vita, Hafsia ha sempre affrontato con coraggio le sfide. Sua madre, che lavorava come domestica, ha cresciuto i figli tra tanti sacrifici, e Hafsia ha lavorato fin da giovane per aiutare la famiglia. Nonostante le difficoltà incontrate nel trovare una casa e il razzismo affrontato, Hafsia ha trovato la sua passione nell’osservare il mondo e nel raccontarlo.
La giovane regista non si concentra sugli stereotipi, ma esplora mestieri e vite poco rappresentate nel cinema, privilegiando la libertà creativa. Con ferma determinazione, è decisa a superare le barriere grazie alla sua arte. Anche se non ama il cous cous, preferendo la pasta, Hafsia ha trovato il suo posto e la voce unica nel vasto panorama del cinema.