La celebre imprenditrice e influencer Chiara Ferragni ha recentemente acquisito il 99% della società che gestisce il suo marchio personale, noto come ‘Chiara Ferragni Brand’. Questa mossa non rappresenta semplicemente una modifica delle quote azionarie, bensì un vero e proprio nuovo inizio per Ferragni. Da tempo circolavano indiscrezioni in merito alla sua volontà di riorganizzare la struttura societaria del brand, simbolicamente rappresentato dall’iconico ‘occhio’.

Ferragni stessa ha definito questa decisione un passo concreto verso la riappropriazione della propria storia professionale, sottolineando l’importanza di assumersi la responsabilità senza più delegare la gestione ad altri. Questo cambiamento è un segnale forte della sua determinazione a guidare, prendere decisioni e apportare cambiamenti significativi per portare avanti il suo marchio e il suo nome, con un evidente riferimento alle recenti vicende legate al pandoro e alle relative conseguenze.

Nel mese di settembre, Ferragni dovrà presentarsi in tribunale per rispondere all’accusa di truffa aggravata. Nonostante le difficoltà, la sua società è riuscita a garantirsi una ricapitalizzazione di oltre 6 milioni di euro per mantenere in piedi le proprie attività. L’imprenditrice ha condiviso un messaggio sui suoi canali social in cui si è espressa con trasparenza riguardo al suo percorso, sottolineando che non si tratta di raccontare una favola, ma di costruire qualcosa di nuovo con impegno e responsabilità.

Nel messaggio, Ferragni ha inoltre dichiarato di non vivere una rinascita perfetta, ma di voler raccontare una realtà autentica, fatta di alti e bassi, e di considerare questo come punto di partenza per una nuova fase. Nonostante un fatturato di 12 milioni di euro nel 2023, la chiusura del 2024 ha visto un calo a meno di 2 milioni, con perdite complessive di 10 milioni nell’ultimo biennio. Questo quadro finanziario riflette le difficoltà derivanti dalle controversie legate alle sponsorizzazioni di prodotti stagionali come i pandori e le uova di Pasqua, tuttavia, gli azionisti hanno approvato il bilancio e la conseguente ricapitalizzazione.

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