L’11 febbraio 2012 il mondo ha perso uno dei suoi talenti più straordinari: Whitney Houston, una delle voci più iconiche nella storia della musica, si è spenta a soli 48 anni. Nata a Newark, New Jersey, il 9 agosto 1963, avrebbe compiuto 62 anni quest’anno. La straordinaria carriera di Whitney è stata influenzata dalla sua famiglia musicale: sua madre, Emily Drinkard Houston, meglio conosciuta come Cissy, cantava con il gruppo soul The Sweet Inspirations, che accompagnava artisti del calibro di Elvis Presley e Aretha Franklin. Cissy faceva parte del gruppo gospel Drinkard Sisters, insieme alle nipoti Dionne e Dee Dee Warwick, cugine di Whitney.

Whitney ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica a soli 9 anni cantando nel coro della chiesa New Hope Baptist, diventando solista a 11 anni. La sua gioventù è stata caratterizzata da momenti trascorsi nei locali notturni in cui si esibiva la madre, e occasionalmente si univa ai suoi spettacoli. Negli anni Ottanta ha intrapreso anche la carriera di modella, apparendo sulle copertine di riviste prestigiose come Glamour, Cosmopolitan e Vogue. La vera svolta avvenne nel 1983, quando il manager Clive Davis della Arista la lanciò nel mondo della discografia.

Nel 1987 Whitney si esibì come ospite internazionale al Festival di Sanremo, conquistando il pubblico con il suo singolo «All at Once». L’emozione per la sua performance fu tale che le fu chiesto di esibirla nuovamente.

Nel 1992 fece il suo ingresso nel mondo del cinema, interpretando il ruolo di Rachel Marron accanto a Kevin Costner nel film “Guardia del corpo”. Il brano «I Will Always Love You», colonna sonora del film, fu un successo planetario. Costner ha ricordato le insicurezze di Whitney durante le riprese del film, ma anche il suo incredibile talento che ha brillato una volta superati i dubbi.

A testimonianza del suo successo, Whitney Houston detiene numerosi record, tra cui il primato nel Guinness dei primati come artista femminile più premiata. Ha ricevuto circa 657 riconoscimenti tra cui 8 Grammy Awards, e il suo album d’esordio del 1985 è uno dei più venduti da una nuova artista femminile. È l’unica cantante ad aver piazzato sette singoli consecutivi al primo posto nella Billboard Hot 100.

Tuttavia, la sua vita personale è stata caratterizzata da molte difficoltà. La sua relazione segreta con Robyn Crawford, iniziata negli anni Ottanta, è stata rivelata solo nel 2019 nel libro “A Song for You: My Life with Whitney Houston”. La loro amicizia si incrinò nel 2000 a causa dei crescenti problemi di droga di Whitney.

Nel 1992 si sposò con il cantante Bobby Brown, con cui ebbe la figlia Bobbi Kristina Brown. La loro relazione fu tormentata, segnando un periodo di ulteriore declino personale per Whitney. La coppia visse tra litigi e dipendenze, contribuendo al peggioramento dello stato di Whitney, peggioramento che Brown descrisse nella sua autobiografia, sostenendo che il matrimonio fosse un tentativo di dissipare le voci sulla presunta bisessualità di Whitney.

In molti modi, la vita e la carriera di Whitney Houston sono un promemoria dell’eterno conflitto tra demoni interni e talento straordinario, rendendola una figura indimenticabile tanto per le sue incredibili conquiste quanto per le sue lotte personali.

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