Questa sera viene trasmesso su Sky Cinema Drama alle 14.50 il film “The Untouchables – Gli intoccabili”, una celebre pellicola di Brian De Palma ispirata alla vita di Eliot Ness, il leggendario agente che guidò una squadra di investigatori incorruttibili nella lotta contro Al Capone, portandolo alla condanna per evasione fiscale. Ambientato durante l’era del proibizionismo, il film presenta personaggi storici come Eliot Ness, interpretato da Kevin Costner, e il famoso gangster italo-americano Al Capone, incarnato dall’iconico Robert De Niro. Il cast include anche personaggi di fantasia come il poliziotto irlandese Jimmy Malone, interpretato da un premiato Sean Connery, e l’agente di origini italiane George Stone, con il volto di Andy Garcia.

Il film è noto per le sue numerose citazioni cinematografiche, tra cui la scena della carrozzina sulla scalinata, un omaggio al capolavoro “La corazzata Potëmkin” di Sergej Ėjzenštejn. Grazie a un budget di 25 milioni di dollari, la pellicola ha riscosso un grande successo al botteghino, incassando oltre 106 milioni di dollari e trasformandosi in un vero cult del cinema. Ha ricevuto critiche entusiastiche, quattro nomination agli Oscar, e ha visto Sean Connery portarsi a casa la statuetta come miglior attore non protagonista.

In attesa della messa in onda, ci sono delle curiosità che potrebbero sorprendere anche i fan più accaniti del film. Robert De Niro, per vestire i panni di Al Capone, ha rintracciato i sarti che confezionavano i vestiti del gangster, indossando abiti identici a quelli originali, e il set da barba mostrato nella pellicola apparteneva veramente a Capone. Albert H. Wolff, ultimo sopravvissuto della vera squadra degli Intoccabili, ha contribuito come consulente al film, supportando Kevin Costner nella sua interpretazione di Ness.

Nonostante nel film si suggerisca che Al Capone avesse provato a eliminare fisicamente gli Intoccabili, nella realtà il gangster preferì tentare di corromperli, sapendo che aggredire la polizia avrebbe comportato gravi conseguenze. Eliot Ness, che come mostrato nel film rifiutò sempre le tangenti, visse anni difficili dal punto di vista economico dopo l’arresto di Capone, morendo in povertà nel 1957 all’età di 54 anni, praticamente dimenticato da tutti.

Tra i particolari del film, Sean Connery appare con una medaglietta di San Giuda, associata alle cause perse e amata dai poliziotti irlandesi, mentre per sembrare più simile al corpulento Al Capone, De Niro utilizzò cuscini e protesi, non avendo il tempo di ingrassare. Una delle scene più celebri, la sparatoria sugli scalini della Union Station di Chicago, non era prevista nel copione originale, ma venne ideata in seguito da De Palma per aggirare la difficoltà di reperire un treno degli anni ’30.

Giorgio Armani, che curò i costumi, suggerì a De Palma di affidare il ruolo di Eliot Ness a Don Johnson, celebre all’epoca per la serie “Miami Vice” dove vestiva con gli abiti dello stilista. Tuttavia, il ruolo andò a Costner. Curiosamente, nella realtà, Ness e Capone non si incontrarono mai di persona, contrariamente a quanto avviene nel film durante la scena finale del processo.

Il film si chiude con Ness, interpretato da Costner, a cui viene chiesto cosa farà in caso di abolizione del proibizionismo. La sua risposta “Andrò a bere un bicchiere!” si collega alla sua futura inclinazione per l’alcol, che portò in seguito ad un incidente stradale legato al consumo di bevande alcoliche.

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