PARIGI – Il mondo dello spettacolo francese piange la scomparsa improvvisa di Bun Hay Mean, l’umorista conosciuto anche come “Chinois marrant” (il cinese divertente), che è morto oggi a Parigi all’età di 43 anni. Il comico è precipitato dall’ottavo piano di un edificio e, mentre le cause dell’incidente non sono ancora del tutto chiarite, le autorità stanno indagando per determinare se si sia trattato di un tragico incidente o di un gesto intenzionale. L’ipotesi dell’omicidio, invece, è stata esclusa.

Bun Hay Mean era programmato per esibirsi domani all’Olympia di Montréal, in Canada, durante una serata della sua tournée “Kill Bun”. Il titolo di questo spettacolo trae ispirazione dalle opere di Quentin Tarantino e l’artista aveva intenzione di affrontare con ironia i suoi problemi di salute mentale, di cui aveva già parlato in passato al quotidiano Nice Matin: «Lo spettacolo è un insieme di nuovi sketch e riflette l’esperienza dell’estate scorsa. Ho attraversato un momento difficile, ma il teatro, per me, è una terapia e bisogna imparare a riderne per andare avanti».

Dopo la serata inaugurale a Montréal, l’umorista avrebbe dovuto proseguire le sue esibizioni a Lille, Avignone, Besançon, Nizza e Bordeaux. Attivo sulla scena comica da oltre un decennio, Bun Hay Mean aveva ottenuto grande visibilità presso il pubblico nel 2023, interpretando il ruolo dell’antagonista a fianco di Vincent Cassel nel film “Asterix & Obelix e il Regno di Mezzo”.

Nonostante avesse un diploma in informatica, intorno ai trent’anni Bun decise di dedicarsi alla carriera teatrale, affrontando anche momenti particolarmente difficili: «Dormivo per strada, mi esibivo di fronte a migliaia di spettatori ma poi, finito lo spettacolo, mi ritrovavo a passare la notte su una panchina alla fermata del tram. È stato un vero e proprio viaggio emotivo».

Nel corso degli ultimi mesi, dopo un periodo di relativa stabilità, Bun Hay Mean aveva vissuto nuovamente momenti di difficoltà profonda, culminati l’estate scorsa con un ricovero in stato confusionale dopo una performance alla Réunion.

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