Un nuovo fenomeno cinematografico ha conquistato l’America: l’anime KPop Demon Hunters, un’innovativa produzione nata dalla collaborazione tra Netflix e Sony Pictures Animation, ha sorpreso tutti piazzandosi al vertice del botteghino degli Stati Uniti nel weekend appena trascorso, registrando un incasso stimato tra i 16 e i 18 milioni di dollari. Questo successo segna un momento storico per Netflix, poiché è la prima volta in 18 anni che uno dei suoi titoli raggiunge la vetta del box office.
Il film, diretto da Maggie Kang e Chris Appelhans, segue le avventure di un gruppo k-pop immaginario chiamato Huntr/x, composto da tre protagoniste: Rumi, Mira e Zoey, doppiate rispettivamente da Arden Cho, May Hong e Ji-young Yoo. Le giovani artiste, oltre a incantare i fan con le loro doti canore, si trasformano in custodi segrete del mondo, difendendo i loro sostenitori da minacce di origine soprannaturale. Contrapposte a loro, vi sono i Saja Boys, un’altra band di k-pop immaginaria. Sebbene i gruppi siano frutto della fantasia, i loro brani stanno conquistando classifiche musicali internazionali, con Spotify e Billboard che attestano la loro popolarità.
Rilasciato su Netflix il 20 giugno, KPop Demon Hunters è diventato l’anime più visto sulla piattaforma di streaming fino ad oggi, segnando il quinto posto tra i film più visti in Italia. Nel weekend, oltre al trionfo al botteghino, le proiezioni-karaoke in 1.750 sale hanno superato il thriller horror Weapons di Zach Cregger, che ha incassato 15,6 milioni di dollari.
La crescente passione per KPop Demon Hunters è stata esaminata dalla CNN che ha intervistato giovani spettatori di età compresa tra 5 e 15 anni. Una di loro, Lori Anne Porter, 11 anni, ha dichiarato di averlo visto più di 50 volte. Molti dei giovani intervistati trovano l’anime emozionante non solo per la trama avvincente, ma anche perché affronta temi profondi di identità e accettazione di sé, piuttosto che limitarsi alla classica dicotomia tra bene e male. Come ha osservato Zuri Reid, 10 anni: “Il messaggio che trasmette è che va bene essere se stessi. Non bisogna sempre nascondere la propria personalità per piacere agli altri.”
Questo capolavoro d’animazione si sta imponendo come una lezione di vita, sia sullo schermo che nella vita reale, offrendo ispirazione e rilevanza culturale a un pubblico globale.