Francesca Neri, nata a Trento il 10 febbraio 1964, è una figura di spicco del cinema italiano, sia come attrice che come produttrice. Il suo talento artistico è stato riconosciuto con l’assegnazione di tre Nastri d’argento nel corso della sua carriera. I suoi studi presso il prestigioso Centro sperimentale di cinematografia di Roma le hanno aperto le porte del grande schermo, dove ha debutato nel 1987 con “Il grande Blek” diretto da Giuseppe Piccioni. In quegli anni, la sua vita privata intrecciava una relazione significativa con il produttore Domenico Procacci.

Nel 1990, con “Le età di Lulù” del regista Bigas Luna, Francesca si è distinta non solo per la sua interpretazione intensa ma anche per la sua bellezza e il suo sguardo enigmatico, conquistandosi un posto speciale nel cuore del pubblico italiano e spagnolo. Questo ruolo le ha dato l’opportunità di esplorare e riconoscere il suo lato più oscuro, come lei stessa ha raccontato al Corriere nel 2021, descrivendo anche le conseguenze personali e sociali che questo film comportò nella sua vita.

La sua carriera prosegue in ascesa quando nel 1991 diventa la protagonista di “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” al fianco di Massimo Troisi, un film che non solo le ha fatto guadagnare un Nastro d’argento, ma anche vasta popolarità. Neri e Troisi hanno condiviso un sodalizio artistico profondo, che l’attrice ricorda con affetto e rimpianto.

Nel 1998, sul set de “Le mani forti”, Francesca incontra Claudio Amendola. La loro storia d’amore, alimentata da gesti semplici e passione, come Amendola stesso ha ricordato, è durata ben 25 anni, culminando in un matrimonio riservato celebrato l’11 dicembre 2010 a New York. La coppia ha avuto un figlio, Rocco, nato nel 1999, segnando per Francesca la sua unica esperienza di maternità. Tuttavia, nel corso degli anni, la loro relazione si è conclusa senza che i due abbiano mai rivelato i motivi della separazione. Francesca ha preferito mantenere il riserbo sulla sua vita privata, dichiarando di voler vivere nella verità e nella libertà.

Un’altra prova importante nella vita di Francesca Neri è stata la cistite interstiziale cronica, una malattia dolorosa e debilitante che l’ha costretta a fermarsi e riflettere sulla sua carriera e sulle sue priorità. Nonostante la malattia abbia portato momenti di crisi nella sua relazione, Claudio Amendola è rimasto al suo fianco, dimostrandole un supporto incondizionato.

Ora, a distanza di alcuni anni dalla fine della sua storia con Amendola, Francesca sembra aver trovato una nuova serenità accanto a Silvano Loia, un dirigente della Rai, con cui è stata vista in diverse occasioni pubbliche. Questa nuova fase della sua vita segna un ulteriore capitolo, in cui l’attrice, pur convivendo con le fragilità che la malattia le ha imposto, è riuscita a trovare una forza rinnovata.

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