Il 17 maggio Firenze si prepara a celebrare un evento speciale in omaggio a Francesco Nuti, celebre attore e regista nato proprio in questo giorno nel 1955 e recentemente scomparso il 12 giugno 2023. Quest’anno l’artista avrebbe compiuto 70 anni e la città si appresta a ricordarlo con una serie di iniziative. L’evento, intitolato «Buon compleanno Francesco!», avrà inizio alle ore 11,30 con la svelamento di una targa commemorativa in via Sant’Antonino 23, luogo che lo ha visto nascere e crescere prima del trasferimento familiare a Prato.

Successivamente, il Parco delle Cascine sarà teatro dell’inaugurazione di una panchina dedicata a “Caruso Pascoski”, uno dei film più noti di Nuti. La giornata proseguirà con la distribuzione di panini alla mortadella, simbolo evocativo del film “La mortadella è comunista”. Il programma continua alle 18 in piazza della Signoria con un flash mob dedicato alla canzone “Sarà per te”, iconico brano portato a Sanremo nel 1988. La serata si concluderà alle 20,45 con l’assegnazione del premio Francesco Nuti a Massimo Ceccherini.

La carriera artistica di Francesco Nuti, nata nel clima fiorentino del 1955, sbocciò sul finire degli anni Settanta con l’adesione ai Giancattivi. Entrò nel trio di cabarettisti, composto da Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e in origine da Antonio Catalano, per poi esordire nel 1981 con il film «Ad ovest di Paperino». Abbandonato il gruppo nel 1982, Nuti si affermò da solo divenendo un amatissimo interprete e regista.

Il suo percorso solista prese il via con “Madonna che silenzio c’è stasera”, seguito dal ruolo incisivo in “Io, Chiara e lo Scuro”, che gli valse prestigiosi riconoscimenti come il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Tuttavia, non mancarono ostacoli nella sua carriera, come il clamoroso flop di “OcchioPinocchio” nel 1994, e i successivi film che non replicarono i successi passati.

Dietro il sipario del successo, Nuti fu colpito da una profonda depressione, sfociata in un tentato suicidio nei primi anni Duemila. Il tragico incidente del 2006, durante il quale cadde dalle scale subendo una grave lesione cerebrale, segnò l’inizio di un lungo percorso di riabilitazione. Costretto su una sedia a rotelle e con gravi difficoltà nel linguaggio, Nuti trovò conforto nell’affetto della famiglia, degli amici e della figlia Ginevra, che divenne sua tutrice legale.

Accanto a Nuti ci fu sempre Annamaria Malipiero, con la quale condivise un matrimonio dal 1992 al 2000 e dalla cui unione nacque la figlia Ginevra. Anche Giuliana De Sio ebbe un ruolo significativo nella vita di Nuti, soprattutto durante i primi passi del regista nella sua carriera solista.

Durante gli ultimi anni, nonostante le difficoltà, l’attenzione e l’amore per Francesco non vennero mai meno. Firenze, la sua città natale, si prepara ora a celebrarlo con eventi che, seppur tracciando i contorni di una carriera luminosa quanto complessa, continuano a tenere viva l’eco del suo talento straordinario e inconfondibile. Un tributo a un uomo che, nonostante il suo tumultuoso viaggio, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore del cinema e del pubblico italiano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *