Durante il primo concerto al Forum di Milano, il celebre chitarrista Eric Clapton ha inviato un chiaro messaggio politico, che potrebbe sorprendere molti dei 9.000 spettatori presenti. Sebbene non sia una novità assoluta, non tutti sanno che Clapton, noto per la sua riservatezza, sostiene la causa palestinese. Anche se non ha parlato esplicitamente di questa sua posizione, ha lasciato che fossero i suoi gesti a esprimersi. A metà dello spettacolo, ha suonato una chitarra decorata con i colori della bandiera palestinese – bianco, rosso, verde e nero – mantenendola con sé fino alla fine del concerto.

L’esibizione ha incluso molti dei suoi brani più famosi. Tra questi, i leggendari pezzi dei Cream come “Sunshine of Your Love” e la struggente “Tears in Heaven”, dedicata al figlio Conor, nato dalla relazione con Lory Del Santo e scomparso tragicamente a soli quattro anni nel 1991. Durante il concerto, a parte i saluti di rito, è stato il nome di Conor l’unica parola pronunciata da Clapton. Ha concluso la performance con l’energica “Cocaine”.

Utilizzare una chitarra con i colori palestinesi non è una novità per Clapton; l’aveva già fatto in un concerto a Lucca l’anno precedente. Inoltre, aveva composto tempo addietro una traccia strumentale intitolata “Prayer for a Child”, dedicata ai bambini di Gaza. Ribadire il suo sostegno ora, in un contesto politico particolarmente delicato, rappresenta una chiara presa di posizione, in un momento in cui molti artisti rimangono in silenzio.

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