La «Trilogia del dollaro», composta da tre iconici western diretti dal maestro Sergio Leone e impreziositi dalle straordinarie colonne sonore di Ennio Morricone, ha segnato un punto di svolta per il genere del western. Gli inizi di questa epopea cinematografica sono scanditi dai titoli «Per un pugno di dollari» (1964), «Per qualche dollaro in più» (1965) e «Il buono, il brutto, il cattivo» (1966). Al centro di queste narrazioni vi è l’«Uomo senza nome», interpretato da un enigmatico Clint Eastwood, celebre per il suo poncho, cappello e sigaro. Questa trilogia ha ridato nuova vita al western, un genere considerato in declino.

Nel 1971, Clint Eastwood assume un nuovo e significativo ruolo, quello dell’ispettore di polizia Harry Callahan, nel film «Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!» («Dirty Harry», 1972), diretto da Don Siegel. Questo film, riconosciuto come un fondamentale capitolo del cinema poliziesco, ha dato origine a quattro seguiti di successo: da «Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan» (1973) a «Scommessa con la morte» (1988), con Eastwood non solo protagonista ma anche tra produttori e registi.

Nonostante i western fossero considerati un ricordo del passato, Eastwood ha voluto confrontarsi ancora una volta con questo genere. Nel 1976, ha recitato e diretto «Il texano dagli occhi di ghiaccio» («The Outlaw Josey Wales»), un film accolto calorosamente nonostante le polemiche per la violenza. Successivamente, ha lavorato con Sondra Locke in «L’uomo nel mirino» (1977).

Nel 1978, Eastwood si avventura nel campo della commedia con «Filo da torcere», ottenendo ottimi risultati al botteghino, seguito da «Fai come ti pare» due anni dopo. La collaborazione con Don Siegel si rinnova nel 1979 per «Fuga da Alcatraz», un intenso racconto di evasione ispirato al libro di J. Campbell Bruce.

Nel 1985, Eastwood torna al western con «Il cavaliere pallido» («Pale Rider»), un film che riscuote un grande successo economico. Nel 1992, «Gli spietati», suo ennesimo western, riconferma la sua maestria nel genere, vincendo quattro Oscar e diventando un perno della sua carriera.

Eastwood espande il suo orizzonte cinematografico con il film romantico «I ponti di Madison County» (1995), al fianco di Meryl Streep. Nel 2000, riveste i panni di ex-astronauta in «Space Cowboys», mentre nel 2003 riceve consensi con «Mystic River», premiato con due Oscar.

Il vero apogeo arriva nel 2005 con «Million Dollar Baby», che conquista quattro statuette. Gli anni successivi vedono Eastwood esplorare temi complessi con film come «Gran Torino» (2008) e «Hereafter» (2010). Nel 2014, «American Sniper» ottiene sette candidature agli Oscar. Due anni dopo, «Sully» racconta un impresa eroica di aviazione. Tra le sue opere più recenti si annoverano «Il corriere – The Mule» (2018) e «Richard Jewell». L’eccezionale carriera di Eastwood continua a definire non solo il cinema western, ma anche l’intera industria cinematografica.

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