Il traguardo degli ottantacinque anni, che diventeranno ottantasei il prossimo novembre, rappresenta un momento cruciale per riflettere sul percorso di una vita. Questo è esattamente ciò che compie Margaret Atwood, una delle scrittrici e poetesse contemporanee più acclamate e rinomate, nel suo lavoro intitolato “Le nostre vite” (“Book of Lives. A memoir of sorts” nel titolo originale). Questa raccolta di memorie verrà pubblicata simultaneamente a livello globale il 4 novembre 2025. In Italia, sarà l’editore Ponte alle Grazie a curare l’uscita di quest’opera tanto attesa.

In questo libro, l’autrice canadese condivide gli eventi della sua esistenza, le persone che ha incontrato e le sue riflessioni sul mondo, regalando al lettore uno sguardo nuovo e coinvolgente sul suo mondo interiore. Figlia di genitori scienziati—il padre era entomologo e la madre dietologa—Atwood ha trascorso i suoi primi anni nelle foreste del Quebec, vivendo un’infanzia caratterizzata da libertà, nomadismo e, a tratti, solitudine, sebbene sempre impregnata di emozioni e meraviglia.

Da questi inizi atipici, Atwood intreccia la narrazione della sua vita, collegando i momenti cardine alle opere che hanno influenzato profondamente il suo panorama letterario e quello dei suoi lettori. Dai giorni difficili che hanno ispirato “Occhio di gatto” alla Berlino intrisa di atmosfere orwelliane degli anni Ottanta che ha dato vita a “Il racconto dell’Ancella”, la scrittrice dipinge un quadro vibrante della sua evoluzione artistica e personale.

All’interno di queste pagine, si incontrano personaggi fantastici, il carismatico marito Graeme Gibson, e importanti sviluppi politici, insieme a poeti, orsi, attori hollywoodiani e figure di spicco del XX secolo. Mentre si segue Atwood nel suo cammino, il lettore viene coinvolto e illuminato su come si snodano i legami tra la vita reale e l’espressione artistica, portando alla comprensione dei meccanismi mentali di una grande pensatrice e autrice.

Margaret Atwood è riconosciuta come una delle voci maggiormente influenti nel panorama letterario canadese, sia in prosa che in poesia. Dopo essersi laureata a Harvard, ha iniziato la sua carriera letteraria a soli diciannove anni, pubblicando una vasta gamma di romanzi, racconti, poesie, libri per bambini e saggi. Più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 con “L’assassino cieco”. Tra le sue opere di rilievo si annoverano “L’altra Grace” (2008), “Il racconto dell’Ancella” (2017), “Il canto di Penelope” (2018), “I testamenti” (vincitore del Booker Prize 2019), “La donna da mangiare” (2020), “Lesioni personali” (2021) e “Vecchi bambini perduti nel bosco” (2023).

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