L’arrivo di giugno 2025 segna l’uscita di una serie di opere letterarie attese con impazienza dagli appassionati di narrativa. Tra queste, spicca una raccolta di racconti intitolata “Anna della pioggia”, edita da Einaudi. Questo volume postumo, curato da Alessandro Giammei, raccoglie le “storie perdute” dell’acclamata autrice Michela Murgia, conoscendo una nuova vita grazie a un lavoro filologico approfondito sull’archivio digitale lasciato dall’autrice. I temi trattati nel libro riflettono quelli cari alla Murgia: la ricchezza mitologica e i contesti socio-politici della Sardegna, il potere femminile, le identità queer, e altre problematiche moderne come la malattia e la paura.
Contestualmente, l’amica e collega di Murgia, Chiara Valerio, presenta “La fila alle poste”, uscito per Sellerio. Questo romanzo porta il lettore a Scauri, un luogo ricco di memorie e desideri nascosti, dove la protagonista Lea Russo si confronta con i propri turbamenti e quelli degli altri.
In ambito storico e criminale, Fulvio Luna Romero propone “La ghenga degli storti”, un racconto sulla vicenda di una banda criminale nel nord-est italiano tra gli anni ’80 e 2000, edito da Marsilio. L’opera dipinge il Veneto dei capannoni, delle armi e della cocaina, raccogliendo gli alti e bassi del prospero e al contempo travagliato mondo del lavoro.
Tra le uscite di giugno, emergono anche opere che esplorano i temi della guerra e del riscatto personale. “Il giardino delle nebbie notturne” di Tan Twan Eng, edito da Neri Pozza, racconta la storia di rinascita di due anime tormentate nella Malesia post-bellica. Parallelamente, Cynthia Ozick in “Lo scialle” evoca con stile essenziale l’orrore dell’Olocausto e la speranza ostinata di una madre.
Il dramma dell’abbandono è al centro di due romanzi profondi. “Il sogno del pescatore” di Hemley Boum, pubblicato da E/O, narra il conflitto tra passato e presente di Zack dopo aver lasciato il Camerun per Parigi. Nel frattempo, “Il figlio del sottosuolo” di Hamid Ismailov, pubblicato da Utopia, dipinge la vicenda di Kirill, il cui percorso disperato tra decadenza e rinascita si svolge nelle gallerie sotterranee di Mosca.
Infine, la narrativa si arricchisce con il surreale “Pesca estiva in Lapponia” di Juhani Karila, una fusione di mito, natura e giallo, edito da Fazi. Inoltre, “Il cinema itinerante di Mr Saito” invita a esplorare il tema della resilienza attraverso il racconto di una madre e una figlia sperdute in un’isoletta canadese. Chiudono il panorama le storie “perturbanti” di Peter Cameron, raccolte in “Gli inconvenienti della vita”, edito da Adelphi, che esaminano il collasso delle relazioni umane con una sottile ma inesorabile inquietudine.