La celebre collana di Accento, dedicata ai classici da riscoprire, si arricchisce di un ulteriore prezioso volume: il 14 maggio farà il suo ritorno nelle librerie italiane “K-Pax” di Gene Brewer. L’opera, originariamente pubblicata circa trent’anni fa, è stata rilanciata dalla casa editrice milanese. Fabio Geda ne firma la prefazione, arricchendo il romanzo del compianto autore, scomparso di recente, con un’analisi introspettiva.

Il “Publishers Weekly” ha descritto “K-Pax” come un testo in grado di fondere sapientemente emozione e tensione narrativa. La storia esplora con delicatezza i traumi del passato e le connessioni possibili anche tra esseri apparentemente differenti. Questo singolare romanzo ha varcato i confini linguistici, venendo tradotto in numerose lingue, e ha fornito la base per il film omonimo, che vede la partecipazione di Kevin Spacey sotto la direzione di Iain Softley nel 2001.

La trama parte dall’arrivo di un nuovo paziente in una clinica psichiatrica di Manhattan. Questi afferma di chiamarsi prot, un nome che mantiene rigorosamente in minuscolo, e di provenire da un lontano pianeta chiamato K-Pax. Sostiene che lì gli abitanti vivono oltre il millennio, viaggiano a velocità incomprensibili, seguono una dieta unicamente vegetale e non hanno bisogno né di prigioni né di luoghi di culto. Prot dimostra di comprendere fenomeni astronomici complessi, di comunicare con gli animali e addirittura di avere capacità curative verso altri pazienti.

La questione centrale si sviluppa attorno al mistero della sua vera identità: prot è un extraterrestre o possiede una fervida immaginazione caratteristica di un paziente psichiatrico? Con il suo soggiorno sulla Terra agli sgoccioli, il tempo incalza per giungere a una conclusione clinica.

Gene Brewer, nato nel 1937 a Muncie, Indiana, ha dapprima intrapreso la carriera di ricercatore biologico prima di consacrarsi alla scrittura. La sua produzione letteraria annovera quindici romanzi, la maggior parte dei quali ha ricevuto traduzioni in diverse lingue, testimoniandone il successo a livello internazionale.

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