Nella sua newsletter “Vale Tutto”, pubblicata il 30 agosto, Selvaggia Lucarelli ha deciso sia di riportare con fedeltà l’intervista a Martina Strazzer, sia di approfondire il profilo di Sara, ex dipendente di Strazzer. Sara ha infatti denunciato di esser stata lasciata senza lavoro, sostenendo che Strazzer abbia sfruttato la sua storia per promuoversi sui social come un’imprenditrice che sostiene le donne in dolce attesa.
Secondo informazioni raccolte dai precedenti colleghi e datori di lavoro, Sara avrebbe capacità contabili limitate e un carattere difficile, caratterizzato da conflitti con le colleghe e improvvise dimissioni per passare a lavorare con Strazzer, dopo una segnalazione di mobbing poi cancellata. Tuttavia, non si tratta di un’indagine dettagliata su di lei, bensì di un contesto fornito sulla persona in questione.
L’intervista a Strazzer, condotta da Lucarelli, offre un’occasione per la CEO di Amabile di esporre la sua prospettiva. Senza richiedere la presenza di legali o di uffici stampa, Strazzer si presenta all’appuntamento in anticipo, segno di apertura e trasparenza. Martina descrive il periodo che sta attraversando come un equilibrio delicato, in cui evitare di oltrepassare limiti che potrebbero nuocere alla sua azienda. Nonostante la tentazione di reagire impulsivamente sui social, preferisce mantenere la calma assicurando che verranno intraprese azioni legali nei confronti di chi ha gettato ombre sul suo operato.
Strazzer racconta la storia dall’incontro con Sara, assunta nel luglio del 2024 nonostante la consapevolezza della sua gravidanza. Il progetto era quello di rendere interne le pratiche amministrative e contabili, con Sara come responsabile. Tuttavia, errori di una certa gravità sono emersi durante i controlli contabili. I consulenti hanno sottolineato problematiche importanti nella documentazione fornita. Sebbene Sara avesse assicurato di poter svolgere il lavoro, gli esiti hanno evidenziato il contrario, coinvolgendo anche le altre dipendenti sotto la sua guida.
Circa le accuse di una promessa di contratto indeterminato, Strazzer si difende dicendo di non essersi mai esposta prima della verifica contabile. È rimasta sorpresa dal risultato delle verifiche dei consulenti, che hanno rivelato problemi inaspettati.
Nonostante le difficoltà, il sostegno interno non è mancato: le altre dipendenti si sono dimostrate comprensive e solidali, anche se Strazzer ha espressamente chiesto di evitare di esporsi pubblicamente per evitare malintesi.
Strazzer ammette infine di aver gestito in modo inappropriato il processo di assunzione, trasformando una semplice selezione del personale in un atto simbolico senza considerare le possibili conseguenze. Il racconto di Sara era stato condiviso anche su TikTok, creando un’immagine forse idealizzata e un rischio che la giovane imprenditrice non aveva inizialmente considerato. Non è priva di errori, ne è consapevole, ma cerca di rimanere concentrata sul futuro e sulle lezioni apprese.