Domenica scorsa, la residenza di Massimo Ferrero in via Gregoriana, nel cuore di Roma, è stata saccheggiata da ladri che hanno portato via una notevole quantità di gioielli, denaro e altri oggetti di grande valore. Ferrero, noto anche come l’ex patron della Sampdoria, ha espresso il suo disappunto per l’incidente ad Adnkronos, criticando la mancanza di controlli adeguati durante le ore diurne e sottolineando la necessità di una maggiore sicurezza.
Secondo il suo racconto, l’abitazione è stata presa di mira attorno alle 14:40, quando i malviventi hanno verificato che non ci fosse nessuno presente suonando il citofono. Senza alcun timore e a volto scoperto, tre donne e un uomo hanno quindi messo in atto il colpo, portando via tutto il possibile. Le telecamere di sicurezza hanno filmato dettagliatamente le loro azioni, compreso uno dei criminali che si è arrampicato fino alla finestra per introdursi all’interno. L’episodio si è verificato in pieno centro, a un passo da piazza di Spagna.
Ferrero è convinto di essere stato osservato dai ladri, poiché l’incursione è avvenuta mentre si trovava fuori a pranzo. Hanno danneggiato gravemente l’abitazione, inclusa una porta che comunicava con un altro appartamento, per poi fuggire con oggetti di lusso, tra cui borse di Hermès e altro. Ha inoltre specificato che non dispone di un’assicurazione per tali beni.
Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente una volta ricevuta la segnalazione del furto: “Gli agenti, coordinati dall’ispettore Pilone del I distretto Trevi e affiancati dai carabinieri di San Lorenzo in Lucina, hanno operato con grande professionalità”. Tuttavia, Ferrero esprime amarezza per l’accaduto, domandandosi come sia possibile che un furto di questa portata possa avvenire nel pieno centro storico e in pieno giorno. L’indignazione è accresciuta dal fatto che, proprio quel giorno, il personale delle forze dell’ordine era impegnato per un referendum che Ferrero considera deludente. Ferrero critica il dibattito politico attuale, incentrato su temi come l’accorciamento dei tempi per la cittadinanza italiana, mentre sostiene che andrebbe rivalutata la severità delle pene detentive.