La recente sentenza della corte d’appello britannica ha stabilito che il principe Harry non avrà diritto a una scorta fornita dalla sicurezza reale britannica. Tre magistrati hanno respinto la richiesta del duca di Sussex contro una precedente decisione dell’alta corte, che aveva dato ragione al Ravec, l’ente incaricato della protezione dei membri della famiglia reale e delle personalità pubbliche. Secondo il verdetto, sarà il governo britannico a decidere, caso per caso, le modalità con cui garantire la sicurezza di Harry, Meghan Markle e dei loro figli. Tuttavia, il servizio proposto sarà più conveniente per i contribuenti del Regno Unito.
Dopo l’annuncio, il principe Harry ha sorpreso molti dichiarando il suo desiderio di ritrovare un legame con la famiglia reale, esprimendo la volontà di riconciliazione dopo la rottura avvenuta nel 2020. Gli avvocati di Harry avevano argomentato che la sicurezza del duca era stata compromessa dal momento in cui aveva rinunciato ai suoi incarichi pubblici nella famiglia reale. A loro dire, la sua incolumità era a rischio. Tuttavia, sia l’alta corte nel 2024 che, successivamente, la corte d’appello hanno validato la decisione del Ravec, ponendo fine così alla disputa legale.
Per viaggiare nel Regno Unito, i duchi di Sussex saranno obbligati a notificare le loro intenzioni con un preavviso di 30 giorni al fine di accedere a un programma di sicurezza adattato alle loro esigenze e alla valutazione dei rischi. Questa soluzione, pur economica, sarà flessibile in base alle necessità di protezione.
Nonostante il contenzioso legale, Harry ha manifestato una volontà di riappacificazione, sostenendo che la sua situazione personale lo spinge a ricercare un dialogo, soprattutto alla luce dei rapporti tesi con la famiglia reale. Durante un’intervista alla BBC, Harry ha messo in luce il suo desiderio di riconciliazione, sottolineando la mancanza di dialogo con suo padre e la voglia di colmare la distanza non solo fisica, ma anche emotiva che si è creata.
Nel frattempo, Buckingham Palace ha ribadito la correttezza della sentenza contro Harry, affermando che le questioni sollevate sono state accuratamente valutate dai tribunali, che hanno confermato la medesima conclusione in ogni occasione esaminata.