Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, ha espresso preoccupazione riguardo alla sicurezza delle delegazioni straniere in visita a Mosca in occasione della parata per la Giornata della Vittoria, che commemora l’80º anniversario della conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Zelenskyy ha dichiarato, come riportato dall’agenzia di stampa Interfax, che il suo esecutivo non può assicurare protezione a chi parteciperà ai festeggiamenti il 9 maggio in Russia. Secondo il leader ucraino, la Russia potrebbe orchestrare provocazioni come incendi e attentati con l’intento di incolpare l’Ucraina.

Tra i capi di stato che parteciperanno alla parata, figurano il presidente cinese Xi Jinping e il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, secondo vari rapporti mediatici. Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha commentato che le affermazioni di Zelenskyy rappresentano una “provocazione verbale”. Medvedev ha inoltre minacciato che, in caso di reali provocazioni durante la celebrazione, “nessuno può garantire che Kyiv sia intoccata l’11 maggio”.

In preparazione all’evento, il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale dal 8 maggio della durata di tre giorni. Tuttavia, le autorità ucraine hanno definito l’iniziativa di Putin una mossa manipolatoria, richiedendo invece una cessazione delle ostilità “immediata, totale e incondizionata” che perduri almeno per un mese.

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