Volodymyr Zelensky ha recentemente visitato la capitale tedesca per incontrare il nuovo cancelliere Friedrich Merz. Per l’occasione, Zelensky ha indossato un’elegante giacca nera sopra una camicia dello stesso colore, un abbigliamento militare che non aveva scelto nemmeno per l’incontro con Donald Trump. Durante l’incontro, entrambi i leader hanno discusso in un contesto cordiale, con l’ausilio di cuffie per la traduzione che inizialmente non hanno funzionato perfettamente, il che ha suscitato l’ironia di Merz con un commento sulla “tecnologia tedesca”. La loro conversazione si è poi svolta in modo informale, distinguendosi dai rapporti più formali avuti sotto la leadership di Olaf Scholz.
Sul fronte delle politiche, la Germania, che da tempo ha ricevuto richieste da Kiev per i missili Taurus, si è impegnata a offrire un significativo supporto. Merz ha dichiarato l’intento del paese di aiutare l’Ucraina nella produzione di missili destinati a colpire bersagli russi. È stato firmato un memorandum d’intesa tra i rispettivi ministeri della Difesa per l’acquisto di sistemi d’arma a lungo raggio fabbricati in Ucraina, senza limitazioni sulla loro gittata. La produzione potrà avvenire sia in Ucraina sia in Germania, e l’accordo sancisce l’inizio di una nuova forma di cooperazione militare-industriale tra i due paesi.
Il pacchetto di aiuti, del valore di 5 miliardi di euro, comprende sistemi di difesa aerea, armi leggere e sistemi d’arma terrestri, tra cui gli Iris T2 per la difesa aerea. Il presidente ucraino ha menzionato anche i droni, mentre le dichiarazioni tedesche sono state volutamente vaghe e poco dettagliate.
La reazione della Russia non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha espresso il disappunto di Mosca, accusando la Germania di coinvolgimento diretto nel conflitto e paragonando la situazione attuale con eventi storici passati che hanno portato la Germania a difficoltà. Lavrov ha inoltre indirizzato un messaggio ai simpatizzanti pro-Cremlino, incitandoli ad agire contro quella che considera una follia politica. La crescente tensione indica che Berlino si sta affermando come un avversario significativo per Vladimir Putin.
Parallelamente, Lavrov ha annunciato la disponibilità della Russia a partecipare a un nuovo round di negoziati a Istanbul, previsto per il 2 giugno. Tuttavia, le condizioni poste dalla Russia rimangono difficili da accettare per l’Ucraina. Tra i requisiti di Mosca ci sono l’impegno a frenare l’espansione della NATO a Est, la revoca di alcune sanzioni, la risoluzione della questione dei beni russi congelati in Occidente e la protezione della minoranza russa in Ucraina.
Nonostante le discussioni diplomatiche, le tensioni militari continuano, con la Russia che prepara un’offensiva estiva. Nel frattempo, Zelensky ha partecipato a una cerimonia per la consegna del premio Charlemagne ad Ursula von der Leyen ad Aquisgrana, ma ha dovuto rientrare in Ucraina a causa del peggioramento della situazione nella regione di Sumy.
L’articolo è stato aggiornato il 29 maggio 2025.