L’atmosfera nei media russi assomiglia a quella di un film epico, dove Putin è descritto come il vincitore in ogni situazione. Le principali agenzie di Stato non mostrano dubbi: il leader russo sembra snobbare i rappresentanti europei che si recano a Kiev, ponendo invece attenzione solo al presidente americano Donald Trump, ritenuto l’unico interlocutore degno di nota. I messaggi che arrivano da Mosca dipingono un Putin impavido, pronto a ignorare il leader ucraino e a sfidare apertamente le proposte occidentali.

La recente mossa politica di Putin, però, ha scatenato reazioni diverse da quelle previste dal Cremlino. Sebbene l’intento fosse di approfondire il divario tra Stati Uniti ed Europa, le conseguenze restano incerte. Trump si è espresso a favore dell’incontro proposto da Putin in Turchia, sebbene senza accettare la richiesta di una tregua ucraina, sottolineando come potrebbe rivelarsi un’opportunità per capire la reale posizione di Putin. Tuttavia, ha anche insinuato un implicito richiamo alla superiorità statunitense nella storia della Seconda guerra mondiale, suscitando molta enfasi nei media russi.

Trump, che spesso cambia tono nelle sue dichiarazioni, sembra aver adottato una posizione meno accomodante verso Putin del solito. Le sue parole lasciano capire che dietro la richiesta di cessate il fuoco vi è anche un’influenza americana, il che potrebbe rappresentare un segnale di cambiamento nella politica USA. Da parte sua, Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, ha accettato l’incontro russo in Turchia ma ha posto come condizione imprescindibile un cessate il fuoco immediato, duraturo e verificabile.

Anche il presidente francese Emmanuel Macron condivide la richiesta di una tregua immediata prima di iniziare qualsiasi dialogo, trovando un alleato inaspettato nell’inviato speciale americano Keith Kellogg. Entrambi sostengono un cessate il fuoco incondizionato di trenta giorni come preludio a discussioni di pace globali.

Nel frattempo, il Cremlino non chiude del tutto la porta alla possibilità di integrare una tregua temporanea nei negoziati, segnando una potenziale apertura. Sembrerebbe che la Russia sia più disposta a considerare la pace di quanto non voglia far trasparire, seppur ancora con molte cautele.

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