Un’esplosione ha causato gravi danni a un gasdotto situato nei pressi di Vladivostok, una zona strategica dell’estremo oriente russo, bagnata dall’Oceano Pacifico. I media ucraini hanno riportato la notizia, basandosi su fonti di intelligence anonime, sottolineando come il gasdotto fosse cruciale per il rifornimento energetico di svariate basi militari russe nei pressi del Mare del Giappone, tra cui la 155ma brigata della flotta del Pacifico. L’incidente, avvenuto intorno all’una di notte locale (equivalente alle 17:00 in Italia), ha causato un incendio e ha compromesso anche un acquedotto che serve le stesse basi militari e le comunicazioni online nell’area di Lazurnaya.

Nel frattempo, in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha lodato l’ultimo colloquio con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, definendolo il più proficuo fino ad ora. Durante la telefonata, Trump avrebbe assicurato il sostegno americano alla difesa aerea ucraina, una mossa di fondamentale importanza per contrastare i missili balistici russi. Inoltre, Zelensky ha annunciato una collaborazione con un’azienda americana per la produzione di droni e un accordo con la Danimarca per la co-produzione di armi.

Parallelamente, la Russia ha dichiarato l’abbattimento di 48 droni ucraini, alcuni dei quali diretti verso Mosca. Il ministero della Difesa russo ha sottolineato che cinque droni sorvolavano la regione di Mosca, mentre altri due si dirigevano verso la capitale.

Le tensioni tra Mosca e Baku si sono acuite a causa di una visita in Azerbaigian del presidente iraniano Masoud Pezeshkian, che ha suscitato il disappunto del Cremlino. In Europa, Berlino sta considerando l’acquisto di sistemi di difesa Patriot dagli Stati Uniti per conto dell’Ucraina, mentre la Danimarca e Kiev hanno siglato un accordo per la produzione di armi in territorio danese.

Sul fronte militare, le forze russe continuano a bersagliare la regione di Sumy, impiegando tattiche di assalto a piccoli gruppi. Tuttavia, secondo il Servizio di frontiera statale ucraino, queste manovre non stanno portando i risultati sperati da Mosca.

Infine, si è diffusa la notizia della morte di Thomas D’Alba, un italiano che stava combattendo al fianco degli ucraini nella regione di Sumy. Amico e attivista Vladislav Maistrouk, ha condiviso la notizia, descrivendolo come un uomo coraggioso.

Nel contesto di tutto questo, il presidente Trump ha espresso insoddisfazione per una recente telefonata con il presidente russo Putin, affermando di essere pronto ad inasprire le sanzioni contro la Russia qualora la situazione lo richiedesse. Le conversazioni tra Trump e i leader di Ucraina e Russia si inseriscono in un delicato equilibrio diplomatico e militare, mentre l’emergenza nell’area continua a suscitare preoccupazione internazionale.

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