La Svezia si trova ad affrontare un’escalation di crimini legati alle gang, caratterizzata da una preoccupante evoluzione nell’uso degli esplosivi, in particolare i fuochi d’artificio. In risposta a questa emergenza, il governo svedese ha deciso di sollecitare l’intervento dell’Unione Europea per affrontare questa crescente minaccia. Con una lettera indirizzata ai funzionari dell’UE, i ministri scandinavi hanno evidenziato il rapido spostamento delle strategie criminali verso l’impiego di esplosivi, un cambiamento che si sta facendo sempre più comune.

Nel documento inviato al Vice Presidente Esecutivo della Commissione Europea per l’Industria, Stéphane Séjourné, e al Commissario agli Affari Interni, Magnus Brunner, i ministri svedesi della Giustizia, Gunnar Strömmer, e della Difesa Civile, Carl-Oskar Bohlin, hanno espresso la loro preoccupazione per il ricorso crescente a esplosivi, tradizionalmente meno diffusi rispetto alle armi da fuoco nei crimini violenti. Hanno sottolineato come i fuochi d’artificio, denominati tecnicamente “articoli pirotecnici”, siano divenuti una risorsa primaria per questi dispositivi esplosivi.

Secondo i ministri, questa situazione rappresenta un rischio potenziale che potrebbe rapidamente espandersi in altri Paesi membri, richiedendo quindi un intervento tempestivo. La Svezia ha chiesto un aggiornamento urgente della Direttiva UE sui Pirotecnici, normativa del 2013 che disciplina il mercato dei fuochi d’artificio in Europa. Tra le modifiche proposte, si include un inasprimento delle misure contro il commercio illegale di tali articoli, una maggiore tracciabilità nelle vendite, e la collaborazione tra le forze dell’ordine e l’industria del settore.

In aggiunta, l’impiego dell’intelligenza artificiale viene suggerito come strumento prezioso per prevenire il traffico e il trasporto illegale di materiali pirotecnici. La preoccupazione include anche i fuochi bianchi, frequentemente modificati per trasformarli in armi da fuoco. Questi adeguamenti legislativi fanno parte della più ampia strategia di sicurezza interna dell’UE.

L’allarme lanciato dalla Svezia è condiviso anche da altri Paesi nordici, preoccupati per l’incremento delle attività criminali. Il ministro della Giustizia danese, Peter Hummelgaard, ha messo in evidenza l’impiego di servizi di messaggistica criptati da parte delle bande criminali per coinvolgere i più giovani in reati gravi, come omicidi e esplosioni. La richiesta di un approccio coordinato e di aggiornamenti normativi risulta quindi fondamentale per fronteggiare questa minaccia sempre più complessa e sofisticata.

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