Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha offerto delle scuse pubbliche in seguito a un caso di corruzione che ha colpito il suo Partito Socialista. Questo gesto straordinario è avvenuto giovedì, poche ore dopo che un importante esponente del partito è stato coinvolto in uno scandalo di tangenti. Durante una conferenza stampa trasmessa da Madrid, Sánchez si è rivolto ai cittadini e ai sostenitori del Partito dei Lavoratori Socialisti Spagnoli, ammettendo l’importanza del momento.
La vicenda ha avuto origine in seguito a delle rivelazioni da parte della stampa nazionale, che hanno evidenziato il coinvolgimento di Santos Cerdán, terzo dirigente più importante del partito, in operazioni illecite. Secondo quanto emerso dall’indagine condotta dall’Unità Centrale Operativa (UCO) della Guardia Civile, Cerdán sarebbe stato coinvolto insieme all’ex Ministro dei Trasporti José Luis Ábalos e al suo ex consigliere Koldo García, in un giro di tangenti legate a progetti di opere pubbliche.
Nel corso della conferenza stampa, Sánchez ha esposto il contenuto del rapporto investigativo, sottolineandone la gravità. Pur riconoscendo che la corruzione è un problema globale, il primo ministro ha ribadito la necessità di adottare un atteggiamento di tolleranza zero verso tali comportamenti all’interno del suo partito.
Santos Cerdán, dal canto suo, ha annunciato le sue dimissioni tramite un comunicato ufficiale, negando ogni coinvolgimento in attività criminali e dichiarando di volersi concentrare sulla sua difesa legale. Inoltre, ha espresso la sua disponibilità a collaborare pienamente con il giudice della Corte Suprema che sta seguendo l’indagine nei confronti di Ábalos e García.
L’episodio si aggiunge alle tensioni perquisite in casa di Ábalos a Valencia da parte della Guardia Civile, un’unità specializzata nei reati gravi e nel crimine organizzato. L’ex ministro dei Trasporti, già espulso dal partito nel 2024, continua a dichiararsi vittima di falsità e inganni, mentre García sostiene che non vi sono state violazioni della legge.
Il primo ministro, visibilmente turbato, ha espresso il suo dispiacere per queste rivelazioni, confermando il suo impegno per una politica trasparente e per il rinnovamento democratico. Ha promesso di riorganizzare i vertici del partito e di avviare una revisione indipendente delle sue finanze per prevenire ulteriori episodi simili in futuro.