Dalla città di Tel Aviv, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente convocato una conferenza stampa, la prima dall’ultima risalente a dicembre 2024. Durante questo intervento, Netanyahu ha annunciato che, una volta conclusa l’attuale offensiva, le Forze di Difesa Israeliane avranno il controllo totale su Gaza. Questa operazione, denominata “Carri di Gedeone,” si caratterizza per una serie di intensi bombardamenti destinati a far evacuare i residenti di Gaza verso aree designate a sud e ad eliminare la presenza di Hamas nelle zone già sgomberate.

Netanyahu ha espresso disponibilità per una tregua temporanea, qualora si presentasse un’opportunità per liberare ostaggi, confermando che 20 dei 58 prigionieri sono ancora sicuramente vivi. Ha chiarito inoltre che la decisione di permettere l’ingresso limitato di aiuti umanitari a Gaza non è tanto un capriccio etico, ma piuttosto una strategia per evitare condanne internazionali e mantenere il sostegno degli alleati.

Il primo ministro ha ribadito l’intenzione di implementare quello che ha etichettato come il “Piano Trump” per la Striscia di Gaza, che trasformerebbe l’area in una zona affidata agli Stati Uniti, dove i gazawi contrari potranno essere trasferiti altrove, garantendo nel contempo la sicurezza di Israele. Questo piano è stato da lui descritto come innovativo e corretto.

Le tensioni diplomatiche sono aumentate dopo che l’esercito israeliano ha sparato in aria durante la visita di diplomatici al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. A questo proposito, il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, ha ribadito all’ambasciatore israeliano la necessità di interrompere le operazioni militari a Gaza, promuovere il negoziato per la liberazione degli ostaggi e facilitare l’afflusso massiccio di aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

In un altro contesto, Netanyahu ha dichiarato che lui e gli Stati Uniti condividono la stessa visione sulla questione iraniana, pur riservandosi il diritto di difesa contro eventuali minacce da Teheran. Nel frattempo, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato che Hamas sta pianificando ulteriori attacchi contro le comunità israeliane vicine a Gaza, sottolineando l’importanza di conseguire una vittoria definitiva.

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