Lo stratega politico Chris LaCivita, noto per la guida delle campagne elettorali di Donald Trump, sta estendendo la sua influenza oltre i confini statunitensi, supportando il Partito Democratico dell’Albania, attualmente all’opposizione. Il leader di questo partito, Sali Berisha, ambisce a una rinascita politica nelle imminenti elezioni nazionali dopo essere stato coinvolto in scandali di corruzione. La competizione elettorale lo oppone a Edi Rama, il socialista al potere che ha dominato la scena politica albanese per oltre vent’anni, prima come sindaco di Tirana e poi come primo ministro.

Berisha, considerato un tempo il volto della democrazia albanese, cerca ora di ribaltare dodici anni di governo socialista di Rama, in un contesto politico internazionale che osserva con attenzione l’influenza che forze esterne, come quelle di Trump, potrebbero avere nella regione. La candidatura di Berisha è vista da alcuni come un tentativo di introdurre in Albania una politica allineata con l’agenda di Trump, in un’area spesso considerata esposta all’influenza russa e cinese.

Nonostante le accuse provenienti dall’amministrazione Biden riguardo corruzione e abuso di potere, Berisha, che a suo tempo fu il primo presidente democraticamente eletto del Paese, ha negato ogni illecito imputandole a motivazioni politiche. Dopo essere stato escluso dalla scena politica, il leader democratico è tornato in campo, grazie anche a decisioni giudiziarie che gli hanno restituito la guida del partito.

L’influenza di Chris LaCivita è stata cruciale in questa fase, poiché il suo supporto ha infuso nuova vita nel Partito Democratico, che spera di sfruttare a proprio vantaggio la bassa attendibilità dei sondaggi e la nuova partecipazione al voto della diaspora.

Edi Rama, dal canto suo, nonostante sia stato al potere da più di un decennio, ha cercato di mantenere saldamente le relazioni con l’Occidente, avvalendosi dell’aiuto di influenti consiglieri politici esteri e mantenendo un profilo alto nelle relazioni internazionali. Questo, però, non ha immunizzato il suo governo dalle critiche di accentrare troppo potere.

Mentre le elezioni si avvicinano, l’Albania si trova in una posizione delicata, con le sue ambizioni di adesione all’UE che rischiano di essere compromesse dalle tensioni politiche interne tra socialisti e democratici. Gli scontri tra queste due fazioni rischiano di ostacolare le riforme necessarie per avanzare nel processo di integrazione europea.

Questa situazione politica complessa è monitorata con attenzione dagli esperti internazionali, che sottolineano la necessità di un rinnovamento nella scena politica albanese per garantire la stabilità del Paese e il raggiungimento degli obiettivi di integrazione europea. Rimane da vedere se le elezioni porteranno a un cambiamento significativo o rafforzeranno lo status quo.

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