La Commissione europea sta avanzando un ambizioso progetto per garantire che la produzione di microchip destinati all’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale avvenga direttamente nel continente europeo. Henna Virkkunen, responsabile tecnologico europeo, ha dichiarato a POLITICO che l’obiettivo è realizzare una fabbrica di chip per l’intelligenza artificiale sul territorio europeo, sottolineando quanto sia cruciale per la sovranità tecnologica dell’Europa poter progettare e produrre autonomamente tali chip.

Attualmente, le aziende di intelligenza artificiale in Europa dipendono fortemente da fornitori statunitensi, come Nvidia, per ottenere chip con la potenza di calcolo necessaria per i modelli più avanzati. Recentemente, vi era stata la minaccia da parte degli Stati Uniti di limitare l’esportazione di alcuni di questi chip verso l’Europa, misura successivamente ritirata. Tuttavia, l’episodio ha dato maggiore impulso agli sforzi per assicurare una produzione locale di questi componenti essenziali.

Rientrando nei piani di revisione dell’Atto sui chip dell’UE, la Commissione europea sta lavorando a un aggiornamento del suo piano di produzione entro il 2026, con l’obiettivo di incrementare la quota del continente nel mercato globale dei chip fino al 20% entro il 2030. Tuttavia, secondo recenti valutazioni, l’UE non starebbe raggiungendo i traguardi prefissati.

Virkkunen ha rimarcato l’importanza di individuare le aree in cui è necessario investire per garantire la competitività europea nel settore. L’industria sembra accogliere con favore queste iniziative. Luc Van den hove, CEO dell’azienda di ricerca sui chip Imec, ha evidenziato la necessità per l’Europa di avere aziende fabless – che progettano chip ma esternalizzano la loro produzione – per competere con colossi come Nvidia.

Nel frattempo, nuove startup emergono nel panorama europeo, come la spagnola Openchip, la quale punta a sviluppare un chip europeo per l’intelligenza artificiale in grado di competere con quelli statunitensi, sebbene i loro prodotti non siano ancora pronti per il mercato.

Durante un recente viaggio negli Stati Uniti, Virkkunen ha incontrato rappresentanti di Nvidia, i quali hanno manifestato interesse per i piani europei di realizzare fabbriche di intelligenza artificiale che forniscano l’accesso necessario alla potenza di calcolo per startup e ricercatori. Secondo Virkkunen, si tratta di investimenti considerevoli, con un forte bisogno di chip per alimentare tale infrastruttura tecnologica in Europa.

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