L’Iran ha di recente compiuto un importante cambiamento ai vertici militari con la nomina di Amir Hatami come comandante dell’esercito, una decisione che è stata annunciata dall’agenzia di stampa iraniana Irna. Entrando in carica con il sostegno dell’ayatollah e Guida Suprema Ali Khamenei, Hatami guiderà le forze armate della Repubblica Islamica, in un periodo segnato da crescenti tensioni nella regione.
A Teheran, nelle ultime ore, sono state segnalate esplosioni in varie zone della capitale. Le notizie sono state riportate dai media locali e dalla TV di stato, rivelando anche la presenza di colonne di fumo nelle vicinanze dell’aeroporto di Mehrabad.
Intensificando il conflitto, l’Iran ha lanciato un forte avvertimento: qualsiasi paese che sosterrà Israele potrebbe diventare un obiettivo diretto. Questa dichiarazione è stata fatta da un funzionario iraniano alla Cnn, sottolineando il diritto dell’Iran di rispondere a questi attacchi secondo il diritto internazionale.
Nel frattempo, un attacco missilistico ha colpito Tel Aviv, proprio in una zona dove si trova il quartier generale delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Secondo quanto riferito, le forze armate israeliane hanno esortato i media a non divulgare i dettagli sugli attacchi, per evitare che informazioni sensibili possano essere utilizzate dal nemico.
Sono stati lanciati dozzine di missili contro Israele, creando una situazione di emergenza che ha coinvolto squadre di soccorso in diverse aree. Il bilancio delle vittime è purtroppo salito, con la morte di una donna israeliana di 63 anni e oltre 60 feriti.
Un elemento aggiuntivo della tensione è il recente abbattimento di droni iraniani nel Mar Rosso da parte della Marina israeliana, segnalando un aumento delle operazioni militari anche al di fuori dei confini di Israele. Le IDF hanno annunciato che la popolazione può temporaneamente uscire dai rifugi, lasciando presagire una pausa temporanea delle ostilità.
In risposta, la Forza di Difesa Aerea iraniana ha dichiarato di aver abbattuto con successo due caccia F-35 israeliani. Parallelamente, si intensificano i raid aerei israeliani, compresi attacchi vicino alla residenza della Guida Suprema a Teheran, mentre forti esplosioni sono state avvertite anche a Gerusalemme e Tel Aviv.
Le sirene continuano a suonare per la minaccia di droni e missili, con il governo iraniano che si rivolge alle Nazioni Unite denunciando i raid israeliani come crimini di guerra e avvertendo del rischio di una catastrofe radioattiva. Le relazioni tese e gli scontri crescenti indicano un capitolo pericolosamente instabile nel conflitto tra Iran e Israele.