Il Regno Unito ha formalmente confermato, martedì, l’imposizione di sanzioni contro due ministri israeliani di estrema destra a causa delle loro esternazioni riguardanti la situazione a Gaza. I beni del Ministro per la Sicurezza Itamar Ben-Gvir e del Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich verranno congelati e saranno sottoposti a divieti di viaggio, come annunciato dal Times. Nessuna istituzione finanziaria britannica potrà intraprendere attività economiche con loro.
David Lammy, Ministro degli Esteri del Regno Unito, ha commentato che i due ministri hanno “incitato alla violenza estremista e commesso gravi violazioni dei diritti umani nei confronti dei palestinesi.” Ha ulteriormente sottolineato che “queste azioni non sono accettabili” e che è essenziale ritenere responsabili coloro che se ne macchiano.
Di fronte a queste misure, Israele ha reagito con sdegno, definendo “scandalosa” la decisione di sottoporre membri di un governo democraticamente eletto a tali provvedimenti. Gideon Sa’ar, il Ministro degli Esteri israeliano, ha annunciato una riunione del governo per discutere della “decisione inaccettabile” adottata da Londra.
Mentre gli Stati Uniti continuano a supportare Israele nella sua offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza, alcuni storici alleati, come l’Unione Europea, il Regno Unito e il Canada, hanno assunto un atteggiamento progressivamente critico verso le politiche militari del governo israeliano. L’attacco militare di Israele su Gaza, avviato in risposta a un agguato del gruppo militante Hamas il 7 ottobre 2023, ha causato oltre un migliaio di vittime israeliane. Al contempo, secondo fonti sanitarie locali, le perdite umane a Gaza hanno superato le 50.000 persone a causa dell’offensiva israeliana.
Ben-Gvir e Smotrich sono considerati i membri più radicali del governo guidato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, al quale garantiscono un supporto critico per il mantenimento del potere. Ben-Gvir, dopo essersi temporaneamente dimesso a gennaio durante una tregua, è rientrato nel gabinetto a marzo, criticando la ripresa delle consegne di aiuti a Gaza come un “errore grave.” Smotrich ha sostenuto l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania, dichiarando che non dovrebbe entrare nemmeno “un chicco di grano” a Gaza e che, post-guerra, i palestinesi dovrebbero essere trasferiti in nazioni terze.
Il Regno Unito ha lavorato per settimane alle sanzioni, nel contesto di una crescente pressione internazionale, tra cui la Francia, che ha incontrato ostacoli nel riconoscimento dello Stato palestinese. Molti paesi arabi stanno sollecitando i paesi occidentali a focalizzarsi su azioni economiche. Parlamentari britannici favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese sono stati informati che le sanzioni avrebbero avuto la priorità. Keir Starmer ha inoltre indicato che il governo britannico stava considerando ulteriori misure assieme agli alleati, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha preso posizioni analoghe.
Recentemente, Starmer, Macron e il primo ministro canadese Mark Carney hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che condanna la “situazione umanitaria intollerabile” nella zona costiera sotto assedio, affermando che non resteranno inerti di fronte alle azioni del governo Netanyahu e che sono pronti a ulteriori sanzioni se queste condizioni persistono.
Durante un discorso alla Camera dei Comuni, Lammy ha descritto i commenti dei ministri come “mostruosi”, sottolineando la necessità di affrontare tali pericolose ideologie. Ha condannato fermamente tutto ciò che si può definire estremismo, pericolosità e ripugnanza, enfatizzando che tali posizioni non possono essere tollerate dalla comunità internazionale.