Nel cuore della Svezia settentrionale, precisamente a Luleå, il dispiegamento di un Airbus A330 Multi Role Tanker Transport dell’aeronautica francese è avvenuto all’alba di un giorno di aprile, segnando l’inizio della missione Pégase High North. Questo evento non rappresenta un episodio isolato, poiché segna già la terza visita di questo tipo da parte delle forze aeree francesi in Svezia nel corso dell’anno. Parigi sta infatti ridefinendo la sua strategia di difesa focalizzandosi sull’Europa, dopo anni di attenzione predominante su altre aree come l’Indo-Pacifico e il Sahel. Il progressivo riavvicinamento tra Francia e Svezia riflette una risposta ai dubbi sollevati in merito al sostegno degli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump.
L’inclusione di Svezia e Finlandia nella NATO costituisce una svolta storica, ponendo una nuova enfasi sull’importanza strategica dell’Artico. La crescente instabilità geopolitica nella regione ha trasformato la base di Luleå in un punto cruciale per la protezione dei confini europei ad est. Sebbene Francia e Svezia presentino diversità geografiche significative, le due nazioni condividono una filosofia comune in materia di difesa, fondata sulla capacità di autosufficienza e su un’industria militare robusta e diversificata.
Il legame militare franco-svedese risale a secoli addietro, con episodi storici come il Trattato di Bärwalde del 1631. Il presidente Emmanuel Macron si adopera per rinforzare ulteriormente questa alleanza storica, con visite di stato e incontri bilaterali intensificati. Tuttavia, tale cooperazione non è priva di competizione, specialmente in ambito industriale. Le aziende francesi e svedesi, inclusi colossi come Dassault e Saab, si trovano frequentemente in rivalità per ottenere contratti globali. Nonostante ciò, entrambe le nazioni partecipano a progetti comuni nel settore missilistico europeo, segno di una volontà condivisa di cooperazione.
La Svezia mostra particolare interesse nelle discussioni promosse da Macron riguardanti il ruolo del deterrente nucleare francese per la sicurezza europea, trattativa che trova un contesto fertile data la crescente incertezza riguardo all’affidabilità degli Stati Uniti in campo difensivo. Recenti incontri tra i ministri della difesa dei due paesi hanno incluso anche la possibilità di acquisti bilaterali, come l’acquisizione da parte della Francia dell’aereo di sorveglianza GlobalEye della Saab.
Con condizioni invernali particolarmente rigide e un territorio difficile, la base aerea di Luleå rappresenta un ambiente impegnativo per le operazioni militari. Tuttavia, attira un numero crescente di forze aeree alleate desiderose di dimostrare la capacità di operare in queste latitudini estreme. La vicinanza alla Russia ne fa un sito strategicamente importante, dove la cooperazione tra Francia e Svezia riguarda anche logistica e manutenzione, fondamentali per esplorare e testare nuove capacità operative.
Il rifornimento in volo, una delle competenze chiave emerse dalla missione, è cruciale per potenziare l’autonomia europea nel caso di un disimpegno statunitense. Le attività congiunte di manutenzione e logistica a Luleå, come l’uso di meccanici e pezzi di ricambio locali, rappresentano un altro esempio dell’impegno bilaterale. Mentre le esercitazioni procedono, la missione Pégase High North si impegna anche a stabilire contatti preziosi per future operazioni NATO, preparandosi eventualmente per dispiegamenti futuri.