Nell’ultimo periodo, i viaggiatori diretti nel Regno Unito attraverso l’Eurostar sono stati esortati a fare attenzione all’acquisto di prodotti alimentari proibiti nei duty-free, soprattutto a causa delle severe normative che prevedono sanzioni fino a 5000 sterline per chi trasgredisce. Dal mese di aprile, infatti, è divenuto illegale introdurre nel territorio britannico alimenti come salumi, formaggi e prodotti lattiero-caseari provenienti dall’Unione Europea, nel contesto delle misure volte a prevenire la diffusione della peste suina negli allevamenti locali.
Nonostante queste regole restrittive, molti prodotti vietati continuano ad essere disponibili in vendita oltre i controlli di sicurezza e passaporti presso la stazione di Bruxelles Midi. In particolare, un negozio accessibile esclusivamente ai passeggeri in partenza per Londra offre una vasta gamma di alimenti proibiti, tra cui confezioni di salamini e prosciutto affumicato. Risulta improbabile che i viaggiatori riescano a consumare tali prodotti prima di mettersi in viaggio, rendendoli potenziali oggetti di infrazione alle regole rigorose del Regno Unito.
Un’esperienza recente ha evidenziato l’assenza di avvertimenti chiari sulla restrizione di questi prodotti all’interno del terminal, nonostante la presenza delle forze di controllo frontaliere britanniche situate nei pressi dei banchi di vendita. Gli ufficiali della U.K. Border Force, situati a pochi metri di distanza, sono incaricati di verificare che i passeggeri rispettino le normative di ingresso, ma sembra esserci una mancanza di attenzione su questo fronte specifico.
Gli allevatori del Regno Unito nutrono una crescente preoccupazione per la possibilità che una nuova epidemia di peste suina possa devastare le loro attività economiche. Rappresentanti del settore hanno espresso inquietudine riguardo alla apparente disattenzione verso le norme di biosicurezza a Gare Midi, insistendo sulla necessità di azioni concrete per prevenire l’introduzione dell’infezione.
Katie Jarvis, della National Pig Association, ha sottolineato l’importanza di rafforzare la consapevolezza delle misure di sicurezza, auspicando un maggiore intervento di difesa e un’applicazione rigorosa delle norme già esistenti. In alcuni casi, la Border Force del Regno Unito effettua controlli a campione sui bagagli dei passeggeri in arrivo a Londra St. Pancras, ma generalmente il rischio di scoprire i prodotti vietati è basso, a meno che questi non siano esposti in modo evidente.
Alla base del divieto, che è stato rafforzato in seguito all’individuazione di focolai di peste suina in Ungheria e Germania, c’è stata la dichiarazione del vice direttore veterinario del Regno Unito, Dr. Jorge Martin-Almagro, che ha ribadito l’importanza delle restrizioni per contenere il pericolo di infiltrazioni della malattia. Le autorità si sono impegnate a sensibilizzare i viaggiatori attraverso email informative inviate da Eurostar e lo sviluppo di avvisi più visibili nei punti di ingresso principali.
Tuttavia, secondo esperti, la capacità dei funzionari sanitari britannici di far rispettare queste normative è limitata dai fondi disponibili, ad evidenziare una necessità di maggiore investimento nella gestione del rischio sanitario. I precedenti del 2001, che hanno visto milioni di capi di bestiame abbattuti e ingenti perdite economiche, fungono da monito per le potenziali conseguenze di una gestione inadeguata del problema.