La corsa alle elezioni presidenziali in Polonia è sempre un affare complesso, ma le attuali previsioni indicano un vantaggio per il candidato centrista, il Sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski. Secondo i sondaggi, se Trzaskowski riesce a prevalere nel primo turno e, se necessario, anche nel secondo turno successivo, questo potrebbe rappresentare un notevole impulso per il Primo Ministro Donald Tusk. Tusk, ormai figura di riferimento tra i leader europei, ha recentemente visitato Kiev in compagnia di esponenti di spicco come Friedrich Merz, Emmanuel Macron e Keir Starmer. Sotto la sua guida, la Polonia è diventata uno dei principali contributori della NATO, vanta il secondo esercito più grande d’Europa, dopo la Turchia, e ha una delle economie a crescita più rapida del mondo. Tuttavia, i successi di Tusk in politica internazionale non sono stati accompagnati da uguali risultati a livello nazionale, dove le sue riforme sono state ostacolate dal Presidente in carica Andrzej Duda, vicino al partito nazionalista Diritto e Giustizia (PiS). L’elezione di Trzaskowski potrebbe cambiare le cose, poiché renderebbe più difficile per il Presidente esercitare il veto sulla legislazione governativa. Tuttavia, potrebbe anche esacerbare le divisioni interne, ostacolando ulteriormente il progresso. Durante la campagna elettorale, Trzaskowski ha mantenuto un vantaggio sul suo principale avversario del PiS, Karol Nawrocki, nonostante quest’ultimo sia riuscito a guadagnare terreno nei sondaggi. Nawrocki, pur affrontando difficoltà, ha cercato di migliorare la sua immagine anche attraverso incontri significativi, come quello con il Presidente Donald Trump. Tuttavia, la sua campagna è stata compromessa da accuse relative a una transazione immobiliare controversa, che hanno attirato critiche intense durante i dibattiti televisivi. Nonostante le difficoltà, Nawrocki trova riscontro tra gli elettori nazionalisti e conservatori, che rimangono una base solida per il PiS. La situazione riflette anche sulle scelte del PiS, che ha deciso di appoggiare Nawrocki come candidato esterno. La sua particolare posizione mira a raggiungere elettori di opinioni cristiane e cattoliche, anche se il suo appeal non è universale. Trzaskowski, d’altro canto, sta puntando su un messaggio inclusivo, cercando di unire elettori di diverse fazioni politiche, promettendo di non intralciare il governo su questioni sensibili come l’aborto qualora venisse eletto. È evidente che la popolazione polacca esprime una crescente insoddisfazione verso i partiti politici principali, come il PiS e la Piattaforma Civica di Tusk, portando alcuni a cercare alternative nella sinistra o nei candidati di estrema destra. La domanda cruciale sarà quale direzione prenderanno gli elettori dei partiti minori al secondo turno. L’abilità strategica di Trzaskowski potrebbe risiedere nella sua capacità di attrarre un elettorato più ampio rispetto a Nawrocki, un vantaggio che potrebbe rivelarsi decisivo nel corso delle elezioni.

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