Un’importante organizzazione rappresentativa degli allevatori di bestiame in Brasile ha depositato una denuncia presso la Commissione Europea. La Confederazione dell’Agricoltura e dell’Allevamento (CNA) sostiene che alcune delle principali catene di supermercati francesi abbiano violato le normative europee attraverso azioni che danneggiano la percezione della carne brasiliana. Secondo la CNA, quattro noti rivenditori – Carrefour, Les Mousquetaires, E.Leclerc e Coopérative U – avrebbero orchestrato un boicottaggio in parallelo a critiche all’accordo commerciale tra l’UE e il Mercosur, che include Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay.

Il cuore della questione risiede nelle accuse che queste catene, che compongono insieme una sostanziale fetta del mercato francese, si siano coalizzate per denigrare pubblicamente i prodotti di carne provenienti dal Brasile. Il punto focale delle critiche si è intensificato lo scorso novembre, quando dichiarazioni di alcuni loro leader hanno palesato un atteggiamento ostile verso l’accordo commerciale Mercosur, percepito come una minaccia per il mercato locale da parte degli agricoltori francesi.

Rilevante è il fatto che queste accuse siano state supportate da dichiarazioni come quella del CEO di Carrefour, Alexandre Bompard, che aveva esplicitato la decisione della catena di sospendere la vendita di carne proveniente dal Mercosur. A riaffermare questo punto di vista, anche il CEO di Coopérative U, Dominique Schelcher, si era espresso in un programma televisivo sottolineando che gli scaffali dei loro supermercati sarebbero stati esclusivamente occupati da carne francese.

Gli allevatori brasiliani sono preoccupati, poiché, secondo loro, tutte le importazioni dal Brasile rispondono alle severe normative di sicurezza alimentare fissate dall’UE. In questo contesto, la CNA ha messo in risalto come tali dichiarazioni e iniziative suggerissero una “solidarietà” a livello di mercato e incitassero altri operatori a unirsi nel boicottaggio.

Il dibattito lanciato dalla CNA avverte su possibili violazioni delle regole anti-cartello e del divieto di abuso di posizione dominante nel mercato europeo. Importante è il timore che, qualora la situazione dovesse persistere senza intervento, i danni oltrepassino il contesto francese toccando altri paesi membri dove questi rivenditori operano. In risposta alla denuncia, un portavoce della Commissione Europea ha confermato l’avvio di una valutazione secondo le normali procedure. Tuttavia, finora non ci sono stati commenti ufficiali da parte delle catene sotto accusa.

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