Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina ha orchestrato un audace attacco aereo coinvolgendo droni lanciati su quattro basi militari russe, come riportato da un ufficiale del servizio a POLITICO. Questo assalto si è verificato alla vigilia di un nuovo ciclo di negoziati tra Ucraina e Russia previsto a Istanbul. Il fuoco ha avvolto gli aerei militari di Mosca nelle basi di Belaya, Diaghilev, Olenya e Ivanovo. Il responsabile di questa operazione è stato Vasyl Malyuk, capo del Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU), che ha supervisionato direttamente l’azione.

L’attacco, che ha ricevuto il nome in codice “Pavutyna” (ragnatela), è stato pianificato minuziosamente. Gli operatori ucraini hanno introdotto droni FPV e rifugi mobili in legno nel territorio russo. Questi droni, nascosti nei rifugi posizionati su camion, sono stati attivati a distanza, colpendo strategicamente i bombardieri russi nel momento opportuno.

Il Ministero della Difesa russo ha confermato l’incursione, sostenendo tuttavia che i danni ai bombardieri sono stati limitati a due delle basi nelle regioni di Irkutsk e Murmansk. Secondo il ministero, gli attacchi alle basi di Ivanovo, Ryazan e Amur sono stati respinti, e non ci sono state vittime tra il personale militare o i civili.

L’effetto di questa offensiva si è fatto sentire anche nelle parole di Ilya Tumanov, un noto blogger di aviazione militare russa, che ha definito il giorno come una “giornata nera” per l’aviazione a lungo raggio della Russia. Tuttavia, la Russia continua ad utilizzare le sue basi per colpire l’Ucraina, come dimostrato dal recente attacco missilistico che ha causato numerose vittime in un poligono di addestramento delle Forze Terrestri ucraine.

Nel frattempo, sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che una delegazione si recherà a Istanbul per i colloqui di cessate il fuoco. Il team, capitanato dal ministro della Difesa Rustem Umerov, si prepara ad affrontare il nuovo round di negoziati. Tuttavia, le dichiarazioni del ministro degli Esteri Andrii Sybiha evidenziano una certa incertezza: Kyiv sta infatti aspettando un memorandum russo che delinei potenziali accordi per il cessate il fuoco, un documento che finora non è stato ancora presentato dalla Russia.

Mentre la Russia si mostra formalmente pronta al dialogo, il suo comportamento dimostra l’intenzione di continuare le ostilità, perpetrando attacchi che minano ogni prospettiva di pace immediata. Il Cremlino ha dichiarato che condividerà il suo memorandum durante le discussioni di lunedì, ma tale atteggiamento solleva dubbi sull’effettiva volontà di giungere a un accordo concreto.

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